È morto questa notte all’ospedale S. Matteo di Pavia, Maurizio Mosca, noto giornalista sportivo. Ne dà notizia la famiglia. Da tempo malato, aveva 70 anni e aveva lavorato fino all’ultimo in tv, alla radio e sui giornali. Il suo ultimo articolo è di ieri mattina sul suo blog.
Mosca aveva iniziato a lavorare per la televisione nel 1979, debuttando come conduttore di un programma sportivo di un canale televisivo regionale di Milano. Successivamente, ha diretto il periodico calcistico Supergol. Da allora ha partecipato a molte trasmissioni televisive e radiofoniche, quasi sempre riguardanti il calcio, sia a livello regionale che nazionale.
Mosca ha iniziato da giovane a lavorare per il quotidiano La Notte di Milano per poi passare alla Gazzetta dello Sport, testata nella quale è rimasto per vent’anni come caporedattore, e dove ha svolto anche la funzione di direttore ad interim per due anni.
Iniziò a collaborare ai programmi sportivi delle nascenti televisioni private, ansiose di accaparrarsi professionisti dotati di dimestichezza con l’ambiente: all’epoca gli outlet mediatici per i giornalisti sportivi erano limitati e le emittenti private dovevano spesso ricorrere ai cronisti più attempati o a volenterosi dilettanti. Ovvio che Mosca, che aveva frequentato i piani nobili della “rosea”, avesse maggiori opportunità per mettersi in luce.
La fine degli anni Ottanta, con il progressivo sviluppo delle redazioni giornalistiche delle reti Mediaset lo vedono impegnato dapprima come contraltare di Cesare Cadeo nella trasmissione del sabato Calciomania, trasmessa su Italia 1. Durante la trasmissione, oltre ad esprimere opinioni, più o meno condivisibili, Mosca si rendeva protagoniste di improvvisate goliardiche in costume, ispirate alle ultime notizie del mondo del pallone; celebre la sua entrata in scena vestito di un grembiule da casalinga e con in mano una fiamminga di tagliatelle al tempo del “caso lipopill” (quando i giocatori Peruzzi e Carnevale avevano addebitato la loro positività al controllo antidoping all’assunzione di un farmaco anoressizzante il lipopill, appunto, per “rimediare” a una scorpacciata di tagliatelle avvenuta a casa di mamma Peruzzi).
Uno dei programmi con maggiore audience cui ha partecipato è stato “L’appello del martedì”, trasmissione durante la quale Mosca si presentava in scena vestito con toga e copricapo da magistrato e nella quale, oltre a scandire i tempi e i ritmi del dibattito televisivo vi prendeva parte attiva. In seguito ha preso parte anche ad altre trasmissioni: Controcampo, Zitti e Mosca, La Mosca al naso.
Nel 2002 ha condotto la trasmissione “Senza Rete”, in onda su Rete4 e condotta insieme a Paolo Liguori; a questa trasmissione partecipavano anche Monica Vanali e Benedetta Massola. Maurizio Mosca è passato poi a condurre un programma televisivo sempre sul calcio diffuso in Lombardia.
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