Strade Bianche, marziano Pogacar: 81 km. di fuga vincente, solo Coppi meglio

Strade Bianche. Marziano Pogacar: 81 km. di fuga vincente, nella storia solo Coppi meglio di lui, due italiani nella top 10: Formolo e Zanna

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 3 Marzo 2024 - 02:55
Strade Bianche, marziano Pogacar: 81 km. di fuga vincente, solo Coppi meglio

Strade Bianche, marziano Pogacar: 81 km. di fuga vincente, solo Coppi meglio

Strade Bianche, fenomeno Pogacar! Impresa d’altri tempi. Vince Le Strade Bianche dopo una fuga di 81 km. È evaso dal gruppo poco dopo meta’ corsa contro ogni logica. Poi con eleganza e forza ha infilato in solitaria la fuga dominando una concorrenza con apparente facilità. Un marziano. Nella storia solo Fausto Coppi che nel 1946 vinse la San Remo con 147 km. di fuga solitaria.

Un trionfo assoluto. In 5h19’45”. Al secondo posto Skujins a 2’46. Terzo Van Gils a 2’50”. Quarto Pidcock a 3’50” quindi il connazionale Mokoric. Sesto Cosnefroy con un distacco notevole:5’19”. Settimo e primo degli italiani Davide Formolo seguito da Lenny Martinez ( vincitore del Laigueglia 2024). Nono Filippo Zanna che ha preceduto La Porte. Per Pogacar è la 64esima vittoria della carriera.

GARA ENTUSIASMANTE DI OLTRE 5 ORE
Partenza alle 11.24. Solite scaramucce iniziali. Dopo un’ora di corsa matura una fuga a cinque (Halland Johannessen, Donovan, Craddock, Brun, Smith ). Il gruppo li tiene sotto controllo. Ripresi.Prime forature (anche Bagioli e  lo svizzero Brun). Dopo due ore di corsa e cinque sterrati al comando restano in quattro. Mancano 130 km al traguardo. Ai -90 km le prime gocce. Gruppo compatto e scremato. Pioggia intensa. Ritirato Alaphilippe. All’ottavo settore (bagnato,insidioso) la corsa si accende. Ai -81 km evade di potenza Pogacar e passa tutto solo il Sante Marie. 

Non piove più. Tadej scollina con un minuto di vantaggio sul plotone, che diventano due e mezzo ai -60 km. Spunta un tiepido sole. Pogacar se ne va con un passo regolare. Brucia i 600 metri di Monteaperti in un lampo. Ultimi 50 km: Pogacar conserva un vantaggio di 2’36” all’inizio del decimo settore.Tre minuti di margine ai -45. Sta uscendo una galoppata da cineteca. Bagno di folla a Colle Pinzuto. Delirio alle Tolfe.

GRAN FINALE NEL SOLE E  NELLA FOLLA
Unico inseguitore del battistrada sloveno il belga Maxim Van Gils, 24 anni che rischia oltremisura. A 30 km dalla linea d’arrivo Pogacar porta il suo vantaggio alle soglie dei 4 minuti. Incredibile gap nel ciclismo moderno. Al terz’ultimo settore la situazione resta invariata. Ultimi 20 km, Pogacar vola in sicurezza, nel sole. Uno spettacolo di forza, eleganza, tecnica, compostezza. Due gli immmediati inseguitori: Van Gils e Skujins

TUTTO LO STERRATO IN  71 KM
Ecco i settori di sterrato attraversati:
VIDRITTA – lunghezza 2km.
BAGNAIA – lunghezza 5.8km. pendenza massima 15%.
READI – lunghezza 4.4 km. pendenza massima 12%.
LA PIANA – lunghezza 6.4 km.
LUCIGNANO D’ASSO – lunghezza 11.9 km.
PIEVE A SALTI – lunghezza 8 km. pendenza massima 11%
SAN MARTINO IN GRANIA – lunghezza 9.5km pendenza massima 12%
MONTE SANTE MARIE – lunghezza 11.5 km pendenza massima 18% difficoltà massima
MONTEAPERTI – solo 600 metri con pendenza al 16%
COLLE PINZUTO – lunghezza 2.4km pendenza massima 15%
LE TOLFE – lunghezza 1100 metri al 18%
STRADA DEL CASTAGNO – lunghezza 700 metri

SIENA, RITROVO DI STAR
In 17 edizioni si sono viste diverse tipologie di corridore. Anche quest’ stata una starlist molto variegata con atleti che hanno primeggiato nelle grandi Classiche e altri nei grandi Giri. Due in particolare le star che hanno ricevuto le maggiori attenzioni: Tadej Pogacar della  UAE Team Emirates e il britannico Tom Pidcock alfiere della potente  Ineos  Tom, da buon biker e ciclocrossista, si è sempre trovato a suo agio su queste strade.  Ha corso con una bici Pinarello Dogma F. Entrambi hanno potuto contare su formazioni molto solide. Dopo di loro, molto seguito è stato il campione europeo Laporte, il vincitore della Vuelta di Spagna (Sep Kuss) e il sempre solido Attila Valter già in top 5 nelle ultime 2 edizioni.

ALBO D’ORO MASCHILE
C’è poco tricolore nell’albo d’oro della prima corsa italiana di rilievo nel calendario World Tour. Sono solamente 2 le vittorie azzurre sotto la Torre del Mangia: quella di Moreno Moser nel lontano 2013 è quella di Elisa Longo Borghini nel 2017. Per il resto tanti stranieri. Ecco i vincitori delle ultime 10 edizioni: Moreno Moser (2013), Kwiatkowski (2014), Stybar (2015), Cancellara (2016), Kwiatkowski (2017), Benoot (2018), Alan Philips (2019), Van Aert (2020), Van Der Poel 2021), Pogacar (2022), Pidcock (2023).

LA GARA FEMMINILE ALLA BELGA COPECKY
La belga Lotte Kopecki, 28 anni, ha vinto a braccia alzate, Le Strade Bianche Donne (137 km) bruciando a 500 metri dal traguardo (in forte pendenza) l’azzurra  Elisa Longo Borghini,  sua compagna di fuga. La campionessa del mondo ha sfoderato tutta la sua proverbiale potenza arrivando in piazza del Campo in solitaria tra due ali di folla. Podio completato dalla olandese Demi VOLLERING che ha battuto la polacca Niewiadoma.