ROMA – La Rai ha 350 milioni di debiti, le casse piangono e sono a rischio le tredicesime dei dipendenti. A fine mese è difficile arrivare anche in viale Mazzini. In più l’azienda deve comprare i diritti per le Olimpiadi e gli europei di calcio e deve riuscire a racimolare 140 milioni.
“La cassa è vuota, strangolata dai ritardi del Tesoro nel versare il malloppo pubblico, 1,6 miliardi di euro raccolti con l’abbonamento: consumata la metà, mancano 800 milioni. A settembre avevano promesso 400 milioni, poi rinviati in tre comode rate a ottobre; adesso per l’assegno finale di 400 milioni dicono dicembre: se slittano di due settimane, addio retribuzioni (un macigno da 80 milioni di euro al mese)”, scrive il Fatto Quotidiano.
Per cercare di rimediare l’azienda tv pubblica avrebbe pensato a un prestito di 80 milioni di euro dalla Bei, la Banca europea per gli investimenti.
Alessandro Penati, economista della Cattolica, spiega al Fatto: “Quando sei disposto a cedere il bene più solido e prezioso, significa che sei in corsa verso il fallimento e cerchi di mascherare il debito. La Rai può smobilitare Raiway, ma poi deve noleggiare le frequenze per andare in onda oppure vogliono chiudere le televisioni?”.