Sonia Bruganelli tra Elisabetta Franchi e Padre Pio: “Quando mia figlia è stata male ho avuto una visione”

“Una donna di 48 anni che fa l’imprenditrice divertendosi”: si descrive così Sonia Bruganelli in una intervista a Leggo.  

“Io sono una molto divisiva – ammette la moglie di Paolo Bonolis, nota per le sue provocazioni via social -. Per un motivo semplice: sono una persona coerente, dico quello che penso. Ma siamo circondati da persone che dicono una cosa, ne pensano un’altra e ne fanno un’altra ancora. C’è un’ipocrisia dilagante. Siamo sotto una dittatura del politically correct. Basti pensare ai tanti che per anni hanno accusato i politici per il loro finto comportamento ma poi nel proprio privato anche loro fanno e dicono la cosa più conveniente”, ha detto a Davide Desario. 

Sonia Bruganelli, la moglie di Paolo Bonolis si confessa

Laureata in Scienze della Comunicazione, con Bonolis ha avuto tre figli: Silvia, di 19 anni, Davide, 18 anni, e Adele, di 14. “Sono un’imprenditrice soddisfatta della propria vita – dice a Leggo -. Non ho bisogno dell’approvazione altrui né di monetizzare nulla e infatti sui miei profili non troverete mai della pubblicità. Io non cercavo visibilità, ma tempo fa, d’estate quando certi giornali non sapevano cosa scrivere si sono attaccati a un mio post e complice la mia popolarità per osmosi mi hanno catapultato al centro dell’attenzione social. Ma io rispetto ad altri personaggi sono libera di dire quel che penso. E forse è questa la cosa che più dà fastidio”.

Sonia Bruganelli e la solidarietà a Elisabetta Franchi

Di recente ha fatto discutere anche la sua presa di posizione in favore di Elisabetta Franchi: “Ho voluto difendere la libertà di un’imprenditrice di scegliere con chi cimentarsi nella realizzazione di un progetto che magari richiede un impegno e della disponibilità eccezionali. Credo sia normale”. 

La sua visione dell’imprenditore è molto positiva: “Non credo agli imprenditori tutti sfruttatori, ai dipendenti solo vessati, alle donne sempre e solo vittime di forme di violenza. Io credo che ci siano imprenditori bravi e altri infami, lavoratori eccezionali e altri che se ne approfittano, donne che devono lottare per farsi rispettare e ottenere quel che giustamente spetta loro ma tante altre che si approfittano della debolezza di certi uomini per fare carriera e ottenere quello che non meritano”.

Riguardo alle possibili shitstorm che potrebbero travolgerla di nuovo, le liquida così: “Una valanga di insulti che spesso provengono da profili falsi. Dura due giorni e poi finisce tutto. Se hai paura di una shitstorm di questi tempi forse allora è meglio che non fai il giornalista. L’importante è che dici la verità o che sai argomentare le tue critiche“.

Sulle polemiche riguardo alla sua ostentazione del lusso, dice: “A me piace il bello. Lo vivo e lo posto senza bisogno di piacere agli altri. Gli influencer invece fanno finta di essere semplici per far credere che chiunque potrebbe essere come loro. Poi però scopri che si fanno il culo in palestra, non mangiano per essere magri, spendono in vestiti ma di nascosto. Ritorniamo alla schiettezza e alla coerenza”.

Sonia Bruganelli e la visione di Padre Pio

Ma oltre al lusso, ha anche un’altra passione: Padre Pio, tatuato sul braccio. “Sono sempre stata una credente non praticante. Ho sempre e solo pregato quando avevo paura, bisogno. Direi una pessima credente. Poi però la notte prima che mia figlia doveva affrontare la seconda operazione al cuore ho avuto la visione di Padre Pio, nitida, davanti a me. Sa, come vanno queste cose… uno dice se va tutto bene mi tatuo Padre Pio. La mia Silvia sta bene e Padre Pio è sul mio avambraccio”.

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