ROMA – La dieta vegana prende sempre più piede e in Italia sono molti gli hotel e i ristoranti che offrono ai propri clienti questo stile di vita. Brioche senza latte, né uova per una cucina “cruelty free” che rispetta l’ambiente. Valentina Ravizza sul Corriere della Sera riporta allora i 10 migliori alberghi e agriturismi che propongono la cucina vegana nei loro ristoranti, una classifica ad hoc stilata da Trivago, il maggiore motore di ricerca hotel al mondo.
Dall’albergo Ti Sana Detox Retreat & Spa di Arlate, in provincia di Lecco, all’agriturismo Coroncina di Belforte del Chienti, in provincia di Macerata, ecco i 10 migliori alberghi e ristoranti vegan secondo Trivago:
1 . Ti Sana Detox Retreat & Spa, Arlate (Lc)
Al primo posto nella classifica di Trivago c’è un quattro stelle di Arlate, in provincia di Lecco: il Ti Sana Detox Retreat & Spa, un piccolo borgo lombardo del Settecento completamente ristrutturato con ristorante 100% vegano. La chef Valeria Agnelutto, che ha lavorato nella cucina di Pietro Leemann al Joia di Milano, ha un Master in Nutrizione e Dietetica vegetariana all’Università politecnica delle Marche e propone una cucina scientificamente studiata per favorire la perdita di massa grassa in salute, mantenendo massa magra e muscoli. Ottimi i dolci vegan fatti in casa.
2 . Campo di cielo, Cesiomaggiore (Bl)
Ha un nome che è tutto un programma: l’agriturismo Campo di cielo di Cesiomaggiore (Bl) è una struttura ecologica ed ecocompatibile, costruita interamente in legno. La tenuta produce produce vino, frutta, mais e ortaggi biologici, che passano direttamente dalla terra alla cucina. Da provare gli gnocchi di zucca alle mandorle, i ravioli ripieni di formaggio di riso e ortiche conditi con panna di soia, le polpettine di tofu e spinaci con salsa verde e polenta.
3 . Agricola Samadhi, Zollino(Le)
La cucina proposta da Agricola Samadhi, agriturismo di Zollino (Le) sulle colline pugliesi a 20 minuti dal mare, è un intreccio di slow food, macrobiotica e ayurveda, con verdure dell’orto e biologiche a chilometro zero. Piatti mediterranei, conditi con l’olio extravergine d’oliva prodotto dall’agriturismo stesso, arricchiti da miso, alghe, tofu e seitan. Perfetti per affrontare senza appesantirsi le lezioni di yoga organizzate dalla struttura tra ulivi e alberi secolari.
4 . Agriturismo Coroncina, Belforte del Chienti (Mc)
Certificato VeganOK, il ristorante dell’Agriturismo Coroncina di Belforte del Chienti (Mc) propone menu stagionali che variano ogni mese, al variare delle colture dell’orto. A novembre si inizia con un bicchierino al cavolo nero in agrodolce, per poi proseguire con la zuppa delicata alle castagne e bieta e i tortellini al tartufo. L’unico formaggio qui è Pecorino: il gatto dei proprietari.
5 . Solimago, Solferino (Mn)
Vegetariano con grande attenzione a crudismo e piatti privi di glutine è il ristorante dell’Agriturismo Solimago di Solferino (Mn), sulle colline del Lago di Garda. Propone paste fresche fatte in casa con sughi alle erbe aromatiche, verdure di stagione (selvatiche o coltivate in loco) e formaggi di capra. I secondi piatti sono a base di proteine vegetali come seitan, tofu e legumi accompagnati da pane integrale con lievito madre. Prezzi abbordabili: il menu da cinque portate costa 27 euro a persona.
6 . Hotel Luxor, Igea Marina (Rn)
Tradizione e innovazione è l’accoppiata vincente dell’Hotel Luxor di Igea Marina (Rn). A partire dalla colazione a buffet: biscotti, brioches e torte vegani, diversi tipi di latte vegetale, yogurt di soia, marmellate dietetiche e persino la veganella, crema spalmabile al cacao fatta in casa. Piatti salutari e gustosi anche a pranzo e cena come i pizzoccheri tricolore (pomodoro, basilico e tofu alla piastra sbriciolato) o la lasagnetta di pane carasau con besciamella di soia e sauté di verdure fresche. L’albergo aderisce inoltre ai progetti Legambiente Turismo e Green Tourism ed è quindi attento al risparmio energetico e idrico, alla raccolta differenziata, all’utilizzo di detergenti ecologici e non testati sugli animali.
7 . Hotel Liberty, Levico Terme (Tn)
Vedere per credere: la cucina dell’Hotel Liberty di Levico Terme (Tn) è completamente a vista, separata dalla sala del ristorante solo da grandi vetrate. Lo chef Roberto Crivellaro propone ricette (personalizzabili in base alle esigenze) a basso indice glicemico, con attenzione anche alla clientela celiaca, sperimentando sempre diverse tecniche di cottura, come quella a basse temperature, al vapore e sottovuoto. Da provare: bastoncini di miglio su letto di cavolo cappuccio, vellutata di piselli con riso rosso e patate croccanti, polpette di lenticchie alle mandorle con salsa al vino rosso. Torte vegane (imperdibile la sacher) anche a colazione.
8 . Hotel Villa dei Campi, Gavardo (Bs)
È stato votato cinque stelle dagli utenti di Tripadvisor l’Hotel Villa dei Campi di Gavardo (Bs). Sarà per l’atmosfera bucolica dell’elegante casa colonica e per l’area benessere rétro, ma di certo è anche merito della cucina mediterranea con molti piatti vegani a base di prodotti biologici e locali. Aperitivo con snack aromatizzati alle piante officinali coltivate nell’orto.
9 . Il Querceto, Marsicovetere (Pz)
Su una collina, ai piedi di un bosco di querce, sorge la prima azienda bio ecologica della Basilicata: è Il Querceto di Marsicovetere (Pz), nato dalla ristrutturazione secondo i principi della bio-architettura di un complesso di vecchi casali agricoli in pietra, che includono anche una biblioteca naturalistica. Il ristorante propone menu dedicati a vegetariani e vegani per assaggiare i prodotti della tenuta, come i fagioli di Sarconi Igp o le mele Ghiaccio, Limoncina e Annurca.
10 . Hotel Villa Claudia, Bellaria (Rn)
Questo due stelle sulla Riviera Romagnola è la prova che vegano non significa esclusivo o costoso: l’Hotel Villa Claudia di Bellaria (Rn) è certificato VeganOK, usa solo detersivi ecologici e, in cucina, frutta e verdura da agricoltura biologica e a chilometro zero. Qui la piadina è rigorosamente senza strutto e il fiore all’occhiello sono le numerose ricette a base di cereali, legumi quali farro, lenticchie, fagioli, ceci, ma anche seitan, tofu e tempeh”.