NEW YORK – Quando ha toccato terra dopo un volo interminabile a corpo morto si è inginocchiato e si è battuto il petto. Felix Baumgartner, il primo uomo a infrangere il muro del suono ha esultato così. L’ultima volta era stato fermato dal vento. Stavolta, Felix Baumgartner, l’uomo che voleva andare più veloce del suono gettandosi da oltre 39 mila metri, ce l’ha fatta.
La notizia arriva quando in Italia sono da poco passate le 20: il muro del suono è stato infranto e il paracadute di Baumgartner si è aperto. Alle 20:18 il suo volo si è concluso, il paracadutista ha toccato terra.
L’austriaco di 43 anni, si è preparato per tutto il pomeriggio di domenica. Prima oltre due ore di ascesa con un pallone aerostatico fino a quota 39 mila metri. Poi il tuffo, con la sua tuta da astronauta arricchita da 35 telecamere.
Il video integrale dell’impresa di Baumgartner:
L’impresa è riuscita al secondo tentativo, dopo che martedì scorso, quando era tutto pronto, il lancio è stato annullato a causa delle avverse condizioni meteo, troppo vento.
I tre record. Il paracadutista austriaco Felix Baumgartner, lanciandosi oggi in caduta libera dai limiti dello spazio da una capsula appesa a un pallone a elio sopra il deserto del New Mexico, ha infranto almeno tre record: ha superato la velocità del suono (che è di 1.193 km/h) durante la caduta, primo caso assoluto per un uomo senza l’ausilio di un aereo o di un razzo; si è lanciato dalla quota più alta mai tentata, qualche metro sopra quota 39.000 – il record precedente apparteneva all’americano Joe Kittinger, che nel 1960 fece la stessa cosa da 31.333 metri -; ha superato il primato di volo umano su pallone aerostatico – il precedente era dei Viktor Prather e Malcolm Ross, che nel 1961 raggiunsero “solo” 34.668 metri di altitudine.
I commenti sono chiusi.