ROMA – “L’ho afferrato per i ricci e finalmente ha smesso di parlare. Dice che gli ho fatto male, così tanto che è andato all’ospedale a farsi medicare”. Intervistata dal Corriere della Sera, l’onorevole Gabriella Carlucci, cerca di spiegare la dura reazione avuta con la Iena Filippo Roma. Nel servizio, andato in onda giovedì sera, si parla di due collaboratori della Carlucci che non sarebbero mai stati pagati.
Dopo l’aggressione ai danni della Iena, la Carlucci spiega: “Aveva un tono accusatorio e un copione già scritto. Le Iene volevano screditarmi a priori in tivvù, senza permettermi il contraddittorio. Mi hanno detto che mi intasco i soldi dei dipendenti, che avevano le prove… In questo clima in cui i politici sono visti tutti come ladri bisogna pur difendersi, non crede? Io studio, faccio un lavoro serio e se mi attaccano mi ribello”.
“Mi è dispiaciuto per il gesto fisico – prosegue – perché non si possono fare queste cose. Uno deve trattenersi e andare avanti con le carte bollate. La mia reazione rabbiosa è stata esagerata, ma era proporzionata alla passione che ci metto”.
Con le Iene inoltre la Carlucci è recidiva. Nel 2008 litigò davanti a Montecitorio con tre inviati travestiti da vigili, che volevano multarla per il ritardo. “Ecco la solita ritardataria, sei andata a fare shopping?. Mi accolsero così, mentre venivo dalla commissione Infanzia e stavo andando alla Camera per votare. Io sono magra, ma sono molto forte”.