ROMA – “Mai alleanze“, ribadisce Beppe Grillo. “La costituzione è di tutti“. Uno striscione appeso la sera del 6 settembre e una notte passata sul tetto di Montecitorio per 12 deputati del Movimento 5 stelle. Una notte di protesta contro il disegno di legge sulle riforme costituzionali, con la battaglia che nel web passa sotto l’hashtag di #Constitution days. Due notti di occupazione il 7 e l’8 settembre in difesa della Costituzione, che “è di tutti” e un video messaggio di mezzanotte per parlare della propria protesta.
Una notte di entusiasmo per Beppe Grillo e Gian Roberto Casaleggio, che hanno chiamato i 12 deputati per complimentarsi dell’occupazione riuscita. Complimenti a chi occupa, e moniti agli altri. Grillo intanto grida e precisa il suo “mai alleanze”, mentre in Senato il Movimento si frammenta proprio sull’eventuale apertura al Pd, costata a Luis Alberto Orellana la definizione sul blog di Grillo di “nuovo Scilipoti“.
“MAI ALLEANZE” – ”Guida per parlamentari M5S autostoppisti eventualmente dispersi a Roma”. Beppe Grillo, sul suo blog, torna ad attaccare chi è tentato, dentro al movimento, da nuove alleanze, pubblicando un passaggio del ”’Codice di comportamento eletti MoVimento 5 Stelle in Parlamento’ liberamente sottoscritto pubblicamente da tutti i candidati prima – spiega – delle elezioni politiche per poter partecipare: “I gruppi parlamentari del MoVimento 5 Stelle non dovranno associarsi con altri partiti o coalizioni o gruppi se non per votazioni su punti condivisi”.
OCCUPAZIONE M5S – Una notte un po’ fredda per i deputati M5s, spiegano al Corriere della Sera:
“Con loro i 12 pentastellati avevano frutta e cioccolata per trascorrere la notte. E qualche coperta, che non sono bastate per tutti. «A dire il vero abbiamo avuto un pò freddo – racconta un deputato – ma poi è arrivato il sole e ora si sta benissimo, siamo felici di essere qui»”.
La protesta va avanti, spiegava in un video girato dopo la mezzanotte Alessandro Di Battista, preoccupato per le accuse dei costi dell’occupazione, rivelatisi irrisori:
“«Ieri c’è stata questa polemica sui costi di questa protesta – spiega Alessandro Di Battista – poi abbiamo saputo che in realtà non è costata nulla, massimo 12-13 euro e ora siamo ancora più sereni. Ne è valsa la pena, se non per la nostra Costituzione per cosa? Del resto i nostri emendamenti vengono affossati, le proposte sistematicamente bocciate, così ce la giochiamo fino all’ultimo, non abbiamo più armi»”.
L’obiettivo dei deputati M5s è continuare la protesta sul tetto fino a domenica 8 settembre, ma se privi di viveri, spiega il Corriere della Sera, già stasera potrebbero essere costretti a lasciare il tetto.
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