ISERNIA – Sale operatorie mai utilizzate e piene di veleno per topi, macchinari nuovi ma abbandonati a se stessi, nessun ascensore per i malati: così si presenta, secondo una video inchiesta del quotidiano on-line “Infiltrato.it”, il presidio ospedaliero del “Veneziale” di Isernia. Un’inchiesta in cui i due giornalisti Emiliano Marrone e Andrea Succi ricordano che per il lavori nell’ospedale il Molise (che già ha un buco enorme nella sanità) ha speso milioni di euro ma nel nosocomio si sono addirittura scordati l’ascensore.
“Abbiamo visto con i nostri occhi – scrivono i due giornalisti nel loro reportage – una struttura ultramoderna, dove macchinari nuovissimi non risultano mai utilizzati e addirittura ancora disposti di certificato d’acquisto e libretto per le istruzioni”. Eppure, fanno notare, per la sala operatoria “per tutte le discipline chirurgiche” la Regione avrebbe speso “quasi due milioni e mezzo di euro, 2.250.000 per la precisione, di cui il 5% a carico della Regione e il resto finanziato con gli “Accordi Programma Quadro” relativi al “programma pluriennale ex art. 15″”. I lavori, inoltre, sono finiti nel 2010, scrivono, ma il nuovo blocco operatorio è ancora chiuso.
Il direttore sanitario del distretto ospedaliero Isernia-Vanafro, come ricordano “l’infiltrato.it” e Gian Antonio Stella sul ‘Corriere della Sera’, è Rosa Iorio, sorella del predente della Regione Molise Michele Iorio e candidata sindaco a Isernia nelle ultime elezioni comunali. Sullo stato dell’ospedale portato alla luce dall’inchiesta dell'”infiltrato” la Iorio, scrivono Emiliano Marrone e Andrea Succi, dice di non saperne nulla: “Non ne so nulla della questione del veleno. Lo sto apprendendo da voi la questione ospedale non é di mia competenza. All’interno della Asrem svolgo mansioni diverse che non riguardano il Veneziale di Isernia. Lei lo sa. Non amo parlare di cose che non conosco”.
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