ROMA – Il Corriere della Sera pubblica la lettera di Emilio Cabasino, il padre di una ragazza di 14 anni che insieme ai suoi compagni della JuniOrchestra (l’Orchestra giovanile della Accademia di Santa Cecilia di Roma) si è esibita all’evento del Pd dedicato alla scuola “La Scuola che cambia, cambia l’Italia”. La lettera si rivolge al premier Matteo Renzi e lamenta il fatto che sua figlia è tornata a casa in lacrime e mortificata. Nessuno infatti, all’evento del Pd è rimasto ad ascoltare l’esibizione avvenuta al termine dell’intervento del premier. Scrive il padre che sua figlia
“è tornata a casa in lacrime umiliata e mortificata dalla totale assenza di attenzione da parte del pubblico durante la loro esecuzione successiva al suo intervento. Mentre i ragazzi erano impegnati nella difficile esecuzione di musiche di Beethoven e di Tchaikowsky il pubblico in sala era principalmente impegnato a prodigare saluti, non solo parlando a voce alta, ma camminando e urtando i ragazzi, rendendo di fatto impossibile l’esecuzione stessa. Lei stesso non ha prestato alcuna attenzione alla musica preparata e studiata dai ragazzi espressamente per questa circostanza”.
“Ma è mai possibile? Un convegno che parla di educazione e di scuola (anche sottolineando l’importanza della musica per la formazione di buoni cittadini) e i cui partecipanti trattano i ragazzi e il loro impegno in questo modo? Credo che la Buona Scuola inizi proprio da qui: dal rispetto dei ragazzi prima di tante belle parole e oggi questo è venuto drammaticamente a mancare. Un drammatico autogol per il Pd e per il mondo della politica!”
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