VAPRIO D’ADDA – Un corteo è sfilato sotto casa di Francesco Sicignano, il pensionato di Vaprio D’Adda (Milano) che ha sparato ed ucciso un ladro nel suo appartamento. Al canto dell’Inno di Mameli da parte dei suoi concittadini, Sicignano e la sua famiglia sono usciti sul balcone a salutare e ringraziare. Il corteo di solidarietà era capeggiato da Riccardo De Corato e Carlo Fidanza di Fratelli D’Italia. “Sei uno di noi”, ha urlato la gente al sessantacinquenne, poi l’inno a squarciagola e un lungo applauso. Sicignano è ora accusato di omicidio volontario (in un primo momento si era parlato di eccesso di legittima difesa).
Tre piani tirati su con i sacrifici di una vita, anni spesi nel negozio di musica che l’uomo, 65 anni, ha gestito fino al ritiro dal lavoro – e che divide in più appartamenti con la moglie, uno dei suoi figli sposato con bambini e, fino a due mesi fa, sua madre – che oggi sono diventati teatro di una tragedia. “Non volevo morisse”, ha dichiarato più volte durante la giornata. Sicignano si è intravisto la prima volta in mattinata, quando i carabinieri sono tornati per un secondo sopralluogo (dopo i rilievi iniziati in nottata notte e terminati in mattinata) affacciato sul pianerottolo delle scale esterne, circondate dal nastro degli inquirenti.
Mani in tasca e volto scuro, il pensionato ha fatto solo pochi passi in direzione delle scale ed è rientrato all’interno. Ai carabinieri ha detto più volte di essere dispiaciuto per l’accaduto e ha ribadito “non volevo morisse”. Suo figlio, più volte entrato ed uscito da dentro, volto teso e occhi gonfi, si é lasciato scappare solo un “mio padre sta bene, ma non mi sento di dire altro”. Lunga, nel pomeriggio, la fila di parenti e amici di famiglia che sono venuti a portare conforto a Sicignano e ai suoi parenti, tra cui la sorella: “immaginate voi come possa stare”, ha detto a denti stretti.
I residenti della zona parlano di inferriate obbligatorie alle finestre, allarmi e paura per “la mancanza di provvedimenti seri nei confronti dei delinquenti”. “Ha fatto bene”, ha dichiarato più d’uno con una punta di rabbia nella voce, “il cane a furia di prendere bastonate, reagisce e morde”, gli ha fatto eco un residente della zona. Rassegnato e arrabbiato per la situazione un vicino ha affermato: “non vengono difesi i cittadini che pagano le tasse per pagare chi ci difende. I ladri li arrestano e poi sono fuori, é ovvio che non ci sentiamo tranquilli”.
In serata un centinaio di persone, fra residenti e non del comune del milanese, si sono radunate nella piazza centrale ed hanno sfilato fin sotto casa del pensionato in segno di solidarietà. “Sei uno di noi”, ha urlato la gente. Poi, tricolore alla mano, il corteo ha intonato l’Inno di Mameli a squarciagola e quando Sicignano e famiglia sono comparsi sul balcone a salutare, è partito un lungo applauso. L’uomo, barba bianca e maglione rosso, ha alzato la mano per ringraziare la piccola folla, poi ha abbracciato moglie e figlio ed è rientrato in casa.
La manifestazione era capeggiato da Riccardo De Corato e Carlo Fidanza di Fratelli D’Italia. “L’eccesso di legittima difesa non dovrebbe esistere – ha detto Fidanza -, cosa faccio quando vedo un malvivente in casa mia, gli chiedo se ha una pistola o un coltello prima di decidere se difendermi? Sono già morto”. “Due famiglie nella tragedia”, ha sottolineato il sindaco di Vaprio D’Adda, Andrea Beretta. Nel frattempo in relazione alla vicenda e ad altre analoghe l’eurodeputato della Lega Nord, Gianluca Buonanno ha deciso di costituire nel Comune di cui è sindaco, Borgosesia (Vercelli), un fondo per incentivare l’acquisto da parte dei cittadini di una pistola”. “Chi lo vorrà – ha spiegato – potrà usufruire di un contributo comunale di 250 euro, pari a circa il 30% del costo di un’arma da fuoco. Voglio aumentare la capacità di difesa e la sicurezza dei miei concittadini”. FOTO ANSA.