Nicole Kidman icona sexy in “The paperboy”: il trailer del film di Lee Daniels

Pubblicato il 7 Dicembre 2012 - 07:30 OLTRE 6 MESI FA

La locandina di Paperboy

ROMA – Nicole Kidman nel 2013 sarà nelle sale con “The paperboy”, thriller che vede al centro della storia un condannato a morte. Nel film presentato a Cannes ed uscito negli Usa lo scorso 23 novembre, la diva di “Eyes wide shut” appare in abiti succinti e si abbandona a scene erotiche.

il film è diretto da Lee Daniels e basato sul romanzo di Pete Dexter “Un affare di famiglia”.  Oltre alla Kidman il cast è composto da Zac Efron, Matthew McConaughey, John Cusack e Scott Glenn. Il sito My Movies racconta la trama di quello che si preannuncia essere un grande film:

“Florida 1969. Ward Jansen, giornalista del Miami Times torna nella cittadina in cui è nato con un progetto preciso. Insieme al collega di colore Yardley Acheman vuole riaprire un caso per poi utilizzarlo sul piano giornalistico. Si tratta di Hillary Van Wetter, un cacciatore di alligatori, che rischia di la pena capitale per un omicidio in cui le prove a suo carico non sono schiaccianti. Ward e Yardley si mettono in contatto con Charlotte, una donna che scrive ai detenuti e che si è innamorata a distanza proprio di Van Wetter. Charlotte si mette a loro disposizione facendo anche la conoscenza di Jack, il fratello minore di Ward, che per guadagnare qualche dollaro porta al mattino i giornali a domicilio”.

“Jack si innamora di lei ma sembra non avere speranze. Lee Daniels ha portato al Festival di Cannes 2012 questo film mentre è in fase di preproduzione un’altra sua opera in cui si rivolge al passato: The Butler. C’è da sperare che The Paperboy gli serva come training per evitare errori nel futuro. Perché il regista che ci aveva più che favorevolmente colpito con due storie attuali come Shadowboxer e Precious sembra in difficoltà nel momento in cui guarda agli Anni Sessanta. Dà cioè l’impressione di essere quasi fagocitato dalle star con cui si trova a lavorare (e in particolare da Zac Efron a cui regala anche troppi primi piani) per potersi dedicare ad un’analisi dell’epoca in cui si colloca la torrida vicenda”.

“È come se la gara erotica a distanza della Kidman con la Stone di Basic Instinct fosse più importante della cappa di pesante razzismo che ancora dominava gli States. Non basta mostrare Angela Davis in tv o utilizzare come narratrice odierna colei che un tempo era la domestica/balia afroamericana della famiglia Jansen per raccontare un perido storico cruciale per l’integrazione razziale. Nella sua confezione old style va molto più a fondo in materia il pudico The Help. Affollare una sceneggiatura di temi (ampliando ad esempio quello dell’omosessualità che nel romanzo omonimo era molto meno esplicito) non giova. Anzi mette ancor più in risalto la dimensione commerciale di un’operazione che punta da un lato sullo scandalo di cui sopra, dall’altro sulla giovane star che piace alle fanciulle e infine sull’assegnare a John Cusack un ruolo del tutto inusuale per lui. Sovrapponendo tutto ciò a uno sfondo sociale che solo a tratti ha il respiro che meriterebbe”.