Il binomio tra gioco d’azzardo e cinema esiste dai tempi dell’epoca d’oro di Hollywood. Oggi l’offerta cinematografica ha mutato pelle e aspetto, ma ci sono dei punti cardine che restano immutati. Uno di questi è il legame tra il gioco d’azzardo e il cinema. Senza dover per forza scomodare alcuni cult movie e classici del genere come California Poker di Robert Altman o The Gambler di Karel Reisz, andiamo a scoprire quali sono i film ambientati attorno al tavolo da gioco presenti su piattaforme di streaming come Disney Plus, Prime Video e Netflix.
Win It All: gioco ad alto rischio
Per le nuove generazioni il punto di partenza, se si parla di poker è sicuramente rappresentato dal film Rounders, noto anche con il titolo de Il piacere del rischio, questa pellicola del 1998 diretta da uno specialista di genere thriller come John Dahl è diventata in breve tempo uno dei film più rappresentati sul tema del gioco a livello generazionale. Su Netflix troviamo oggi la riposta aggiornata che risponde al nome di Win It All, salutato dalla critica come il più bel film sul gioco del poker degli ultimi tempi. Film di genere commedia incentrato sul poker con un cast guidato dall’attore comico Jake Johnson. La trama gira attorno a un borsone pieno di soldi che due amici si scambiano e che porterà il protagonista a dover compiere una scelta estrema, da cui il titolo appunto: Win It All, vincere tutti i soldi e recuperare il malloppo iniziale.
Mississippi Grind – Mark Twain Revisited
Ben diversa rispetto a Win It All è la vicenda picaresca raccontata nel bel film di Ryan Fleck e Anna Boden interpretato da Ryan Reynolds e Ben Mendelsohn, variante sul tema della strana coppia, legata da un unico interesse: il gioco del poker. A rendere godibile questo film ci sono tanti elementi sapientemente inseriti nella scrittura dei personaggi, degli ambienti e delle situazioni, a volte paradossali, altre volte semplicemente squallide e di ordinaria disperazione. Reynolds con la sua tipica espressione è un uomo entusiasta, che vive del brivido del gioco e che ama anche la bella vita, mentre il talentuoso Gerry interpretato da Ben Mendelsohn è un uomo che ha attraversato già da tempo il punto di non ritorno. Contesto ambientale, partite memorabili e una colonna sonora a base di Chicago blues, rendono questo uno dei film più in linea con quell’idea di New Hollywood di un cinema e registi un po’ dimenticati, ma che hanno saputo regalare storie uniche al cinema statunitense anni settanta. Assolutamente da rivedere durante quest’inverno 2023.
21 – Il blackjack è un gioco matematico
Impossibile non citare per quanto riguarda il cinema dedicato al gioco d’azzardo un titolo come 21. Ispirato su una storia vera e interpretato dal contestato Kevin Spacey, questo film è davvero tutto incentrato sul gioco del blackjack e sulla vicenda di un docente del MIT il quale ingaggiò degli studenti per sbancare al casinò contando le carte al tavolo del blackjack. La trama potrebbe ingannare visto che risulta un po’ scontata, mentre il film è capace di inchiodare lo spettatore appassionato di gioco allo schermo. Si può considerare tra i film meglio riusciti sul tema del casinò live per quanto riguarda gli anni 2000.
The Gambler – La doppia vita di Jim
Remake dell’omonimo film del 1974, questa versione di 40.000 dollari per non morire ha diviso sia la critica che il pubblico, ma sa farsi apprezzare per alcune sequenze dedicate appunto al tavolo verde del blackjack. Il film ci racconta le vicende di Jim Bennett, facoltoso e geniale professore universitario che vive una doppia vita, tra la cattedra di letteratura e il vizio per il gioco d’azzardo. Ben scritto dallo sceneggiatore premio Oscar William Monahan, con un convincente e tosto Mark Wahlberg. Da rivedere.
Considerazioni finali sul connubio tra cinema e gioco d’azzardo
C’è da sempre un filo rosso che unisce il mondo del cinema classico, hollywoodiano o che fa riferimento a questa epoca d’oro e al mondo del gioco, sale da casinò, bische clandestine e quant’altro. Non è un caso se registi che hanno fatto della citazione il loro stile peculiare come Martin Scorsese, Steven Soderbergh e più di recente Paul Thomas Anderson e Guy Ritchie, strizzino l’occhio a questo genere di estetica, che ha lasciato un’influenza enorme nell’immaginario collettivo di almeno tre differenti generazione di cineasti e cinefili. Pensiamo a film come Colpo grosso, Gilda, Cincinnati Kid o Posta grossa a Dodge City, ma anche a serie tv come Maverick e più di recente, Capitol City, Magic City o Peaky Blinders. Chissà se un giorno verrà realizzata anche una serie tv dedicata al mondo dei casino online e all’esplosione del fenomeno del Texas Hold’Em in Europa durante gli anni Duemila?