Sci, Nazionale femminile italiana sempre sul podio. Nell’ultimo weekend a Cortina nel SuperG è salita Marta Bassino; a Plan de Corones, martedi 24, nel Gigante, è salita Federica Brignone.
Giornata storica: l’americana Mikaela Shiffrin, 27 anni, tra le sciatrici più forte i tutti i tempi, è entrata nella storia: con la vittoria sull’Erta è diventata la più vincitrice di sempre superando la leggendaria Lindsey Vonn. Sono 83 ora i successi di Coppa del mondo della ragazza del Colorado, uno in più della connazionale e ad appena tre di distacco dal record assoluto di Stenmark a quota 86.
Brividi e spettacolo sulla pista di sci
Erta significa in ladino ripida. Pista “bestiale” come la definisce Franco Pellizzotti, ex ciclista scalatore che la conosce bene; nel 2008, Giro d’Italia, ha vinto la cronometro che aveva il traguardo sistemato proprio sul “panettone “ incastonato tra Brunico, Riscone, Valdaora e San Vigilio di Marebbe. Tracciato di 1.325 metri, un dislivello di 405 metri, una pendenza media del 22% con un picco, dopo 200 metri, del 61% . Dopodiché si va al traguardo con una pendenza del 50%. Mikaela Shiffrin ha dominato vincendo con 45 centesimi sulla svizzera Lara Gut-Behrami, – la prima delle “umane“ – realizzando il miglior tempo in entrambe le manche. Terza Federica Brignone che conferma il suo personale feeling con la pista di San Virgilio dove aveva vinto nel 2017 ed era salita sul podio nel 2018. La valdostana è stata brava a difendere la terza posizione e chiudere a +1.45 dalla Shiffrin. Al traguardo dice:”Ho sbagliato tutto nella seconda manche ma sono ugualmente soddisfatta perché non ho mollato “.
La gioia di Shiffrin per lo storico record
Gioia contenuta. Sul podio, durante le premiazioni, ha cantato l’inno americano, dispensando sorrisi, non lacrime come qualcuno aveva ipotizzato, non conoscendone la tempra leonina. Giù dal palco ha detto semplicemente: “È difficile per me trovare le parole giuste. Sono giornate di gara lunghe e stressanti ma dentro di me c’è talmente tanta gioia che fatico ancora a viverla. Bisogna respirarla e poi godersela. Domani sarà un’altra sfida bellissima su questa pista, il livello è altissimo, ma non solo in gigante. Si va anche oltre il limite, così pure mi è successo nel SuperG di Cortina. Basta un piccolo errore per finire giù dal podio”.