Una promettente nuova terapia è stata messa a punto all’IRCCS Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (Ire) contro il tumore al seno triplo negativo. Ovvero il sottotipo più aggressivo di tumore alla mammella che colpisce spesso pazienti ancora giovani. I risultati dello studio condotto da un gruppo diretto da Annamaria Biroccio, dell’Unità di Oncogenomica Traslazionale, sono stati pubblicati sulla rivista Embo Molecular Medicine. I ricercatori hanno dimostrato che la somministrazione nei topi di uno specifico microRNA (il miR-182-3p) inibisce la proteina telomerica TRF2, responsabile della progressione tumorale. E blocca così l’avanzare della malattia. Il microRNA era veicolato da nanoparticelle lipidiche, con composizione simile a quelle utilizzate per i vaccini a mRNA contro SARS-CoV-2.
Tumore al seno, cosa dice lo studio
“In un futuro prossimo – precisa Gennaro Ciliberto, Direttore scientifico IRE – questa strategia altamente innovativa potrebbe fornire un’opportunità di cura per quei tumori, come quello al seno triplo negativo, per cui a oggi non sono disponibili efficaci terapie a bersaglio molecolare.” Lo studio ha visto la partecipazione di centri d’ eccellenza nazionale, come l’Università Federico II di Napoli, l’Ospedale S. Andrea e l’Università degli studi di Trieste, e centri internazionali come il Cruk Cambridge Institute (UK), Vall d’Hebron Institute of Oncology (Barcellona), University of Coimbra (Functional Genomics and RNA-based Therapeutics Laboratory), King’s College London, University of Oxford (Genome Stability and Tumourigenesis Group). Lo studio è stato sostenuto da Fondazione Airc per la Ricerca sul Cancro.