Parole scioccanti da un professore di origine giapponese dell’Università di Yale: senza tanti scrupoli d’ordine etico e sfidando il rischio più insidioso – e cioè il ridicolo – ha candidamente suggerito il suicidio di massa per combattere l’invecchiamento della popolazione in Giappone.
Giappone: largo ai giovani, i vecchi si suicidino in massa
Più precisamente, propone il ‘seppuku‘ (o harakiri, a seconda delle diverse sensibilità filologiche) agli anziani, il rituale di auto-eliminazione imposto ai samurai che disonoravano il Paese. Una medicina amara, ma inevitabile (per i boomer superstiti: contro il logorio della vita moderna, non era forse l’amaro al carciofo l’antidoto più reclamizzato?).
La notizia, riportata dal New York Times, è stata rilanciata dai media internazionali, suscitando sconcerto. Yusuke Narita, un assistente di economia a Yale, ha difeso le sue opinioni.
“In futuro eutanasia obbligatoria probabile”
“Sento che l’unica soluzione è abbastanza chiara”, aveva già detto nel 2021 proponendo la sua ricetta. E pur precisando che le sue parole all’epoca furono rilanciate ‘fuori contesto’ – scrive il Daily Mail – ha ribadito al New York Times che l’eutanasia potrebbe diventare obbligatoria in futuro.
Consentendo così alle generazioni più giovani di farsi strada negli affari, nella politica e in altri aspetti della società che la generazione più anziana si rifiuta di lasciare.
Il Giappone ha un basso tasso di natalità e il maggior debito pubblico del mondo con 1,34 nascite per donna, inferiori anche a quelle Usa (1,65). L’anno scorso il Sol Levante ha visto la sua popolazione crollare di oltre 600.000 persone a causa del calo dei tassi di fertilità e del rapido invecchiamento.