Altre 3 persone estratte vive dalle macerie. Sono ancora numerosi i dispersi vivi che vengono trovati sotto le macerie dei 264 mila edifici distrutti dal sisma che ha colpito la Turchia il 6 febbraio. Tre persone sono state estratte sotto le macerie di un condominio crollato nel villaggio di Kanatli nel sud della Turchia. Dal sisma sono passati tredici giorni e 296 ore. Si tratta di un bambino di 12 anni, di un uomo e una donna che, secondo alcune ricostruzioni, sarebbero i genitori del piccolo. Il bambino però non ce l’ha fatta. E’ morto mentre lo trasportavano in ambulanza in ospedale.
Le persone estratte vive grazie al lavoro di tutti
Ieri un uomo di 45 anni, Hakan Yasinoglu, era stato estratto vivo dopo essere rimasto sepolto per 278 ore sotto le macerie di un edificio crollato ad Hatay, una delle città del sud est della Turchia più colpite dal sisma. Sempre in questa città, due uomini di 26 e 34 anni sono stati estratti vivi dopo 261 ore sotto le macerie di un ospedale privato. I soccorritori stavano lavorando intorno all’edificio crollato quando hanno sentito un suono, forse una voce, e hanno scavato in quella direzione. Mehmet Ali Sakiroglu, uno dei due uomini tratti in salvo, aveva portato il figlio in ospedale il giorno prima del terremoto. le persone estratte vive dalla macerie continuano a essere tratte in salvo dal lavoro senza sosta delle forze di sicurezza e dai volontari.
40mila morti in Turchia, 6mila in Siria
Il bilancio delle vittime del sisma è sempre più tragico e drammatico. In Turchia si contano 39.672 morti. Secondo altre fonti hanno già superato i 45mila. La vicina Siria ha più di 5.800 morti. Qui però, il bilancio non viene aggiornato da diversi giorni, scrive il Daily Mail.