Ora legale 2023, Ansa Ora legale 2023, Ansa

Ora legale 2023, quando cambia? Lancette avanti o indietro? Ecco tutto quello che c’è da sapere

Ora legale 2023, quando cambia? Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo tornerà l’ora legale in Italia. Le lancette andranno spostate in avanti e quindi si dormirà un’ora in meno.

Ma perché si passa all’ora legale? Semplice: si risparmia. Lo scopo dell’ora legale è quello di consentire un risparmio energetico grazie al minore utilizzo dell’illuminazione elettrica. C’è anche poi chi vorrebbe l’ora legale tutto l’anno.

I risparmi con l’ora legale

In base alle stime di Sima solo nel 2023 l’adozione dell’ora legale permanente tutto l’anno produrrebbe nel nostro Paese, sulla base delle attuali tariffe elettriche, risparmi diretti in bolletta per 382 milioni di euro, grazie a minori consumi di energia per circa 720 milioni di kwh.

Risparmio che salirebbe qualora nel corso dell’anno le tariffe elettriche dovessero subire incrementi. “A tutto ciò – si spiega – si aggiungerebbe un massiccio taglio alle emissioni climalteranti pari a 200.000 tonnellate di CO2 in meno, equivalenti a quella assorbita piantando dai 2 ai 6 milioni di nuovi alberi, con benefici per la salute umana e planetaria”.

“L’abbandono del doppio cambio orario annuale farebbe inoltre cessare anche i piccoli disturbi di alterazione del ritmo circadiano che oggi sperimentiamo nel passaggio da ora solare a ora legale e viceversa, con effetti benefici sulla salute dei cittadini” – aggiunge il presidente Sima, Alessandro Miani. Per tali motivi Sima chiede oggi al Governo Meloni di impegnarsi per arrivare in Italia all’abbandono definitivo dell’ora solare adottando l’orario legale tutto l’anno. Una possibilità prevista dall’Unione Europea che già nel 2019 ha approvato una Direttiva che lascia ampia discrezionalità agli Stati Membri, auspicando un coordinamento tra le varie nazioni per evitare ripercussioni sugli scambi commerciali e i movimenti transfrontalieri.

“L’irrompere sulla scena internazionale della grave crisi energetica che stiamo vivendo in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina dal febbraio 2022 e le necessità di utilizzare al meglio le risorse oggi disponibili ci invita ad una nuova riflessione – afferma il presidente Sima, Alessandro Miani – Ai cittadini vengono richiesti da oltre un anno sforzi per evitare gli sprechi e ridurre i consumi energetici, ma anche lo Stato deve impegnarsi sfruttando le possibilità offerte dall’Ue allo scopo di eliminare disagi alla popolazione, adottando quegli strumenti, come l’ora legale permanente, che produrrebbero molteplici vantaggi per tutti: famiglie, imprese, ambiente e salute collettiva”.

Il Codacons promuove a pieni volti la proposta della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) di adottare l’ora legale permanente come forma di contrasto al caro-energia. “Da circa 20 anni chiediamo di eliminare il passaggio da ora legale a ora solare, e in base ai nostri sondaggi l’80% dei cittadini italiani si dice contrario al cambio delle lancette dell’orologio da eseguire due volte l’anno – spiega il presidente Carlo Rienzi – I costi relativi al passaggio all’ora legale a quella solare e viceversa sono decisamente superiori ai benefici: lo sfasamento di un’ora determina conseguenze sia a livello di umore, sia a livello fisico per circa il 15% dei cittadini, e produce disturbi del sonno in un bambino su due”. “Il passaggio ora legale/ora solare, dunque, determina costi sociali e perdite produttive decisamente superiori ai benefici determinati dal cambio orario, e in questo momento di grave crisi energetica adottare l’ora legale tutto l’anno consentirebbe notevoli risparmi sui consumi”, conclude il presidente Codacons.

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