La classifica delle città dove si bestemmia di più, foto Ansa La classifica delle città dove si bestemmia di più, foto Ansa

La classifica delle città dove si impreca e bestemmia di più (sì, esiste davvero)

Vero, non vero, finto, non finto, beh, che ci crediate o no qualcuno ha stilato la classifica delle città dove si impreca e bestemmia di più. Ma com’è possibile stilare una classifica del genere vi chiederete. Beh, questo lo potete chiedere direttamente agli autori dello studio. Di chi parliamo? Parliamo di Preply, una piattaforma globale di apprendimento delle lingue. Come hanno fatto a calcolare il tutto? Beh: l’immagine dei collaboratori della piattaforma sparsi in tutta Italia con microfoni e calcolatrici mi sembra la più realistica. Forse.

Comunque, calcolatrici o meno, ecco la classifica stilata dai ragazzi di Preply.

La classifica delle città dove si impreca e bestemmia di più

Quindi: qual è la città dove si bestemmia e impreca di più? La risposta è… Venezia. Al secondo posto Brescia, al terzo Padova. Insomma: il Nord regna sovrano. Seguono, con le dovute variazioni dialettali, Genova, Messina, Milano, Firenze, Palermo, Torino e Trieste.

Che ci crediate o no, i ragazzi di Preply hanno provato a buttare sul tavolo anche qualche numero sparso. Per la maggior parte del tempo, dicono, gli italiani imprecano contro loro stessi o senza un obiettivo preciso (qui vengono citate anche delle percentuali 21,07 e 17,27% del totale).

I destinatari preferiti degli insulti sono gli amici (17,17%), i collaboratori (11,22%), i partner (10,83%), gli sconosciuti (9,17%), sorelle e fratelli (7,80%) e genitori (5,46%). Ma dove imprecano meglio gli italiani? A casa (34,05%) e in compagnia degli amici (17,46%). Molto apprezzato anche l’ambiente di lavoro, 16,98%, e il traffico (16,78%).

Sarà vero? Davvero qualcuno è in grado di stilare una classifica del genere? Davvero i ragazzi di Preply, armati di calcolatrice, hanno girato in lungo e in largo le strade, i bar e le case d’Italia? Forse sì. Forse no. Ma cari veneziani, ormai il danno è fatto: siete voi, al momento, i detentori del record.

 

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