In giro c’è un finto generale che truffa le donne anziane. Insomma: in giro sui social c’è un Mark Caltagirone pronto a fregare qualche donna che si sente un po’ sola. A raccontare la storia è il Corriere della Sera. Ma chi c’è dietro al finto generale? Un call center nigeriano. Tutto vero. Un call center nigeriano con qualche aiuto qua in Italia. Nome del finto generale? Larry Brooks. Segni particolari? Parla un italiano sgrammaticato e spesso confonde i nomi delle sue spasimanti. Teatro della truffa? Ovviamente Facebook.
Il finto generale
“Voglio passare tutta la vita con te – prometteva il finto generale dell’esercito americano alle donne contattate su Facebook – ti darò il figlio che non hai mai avuto. Ma adesso ho bisogno di soldi: sono in missione in Siria, per congedarmi dall’esercito devo pagare il mio governo”.
Solo otto donne si sono fatte coraggio e hanno deciso di denunciare il finto generale. Grazie a queste denunce però, racconta il Corriere, la polizia postale ha arrestato una donna di Formia e sette nigeriani residenti a Roma e titolari di partita Iva: incassavano i bonifici e i versamenti Postepay diretti al generale Brooks e li giravano su conti correnti esteri.
Il profilo finto
La foto di Larry Brooks è stata rubata a un avvocato americano, Andrew Brooks, che si è rivolto alla polizia federale per denunciare il furto d’identità.
Il finto generale, spesso vedovo, aveva anche un finto figlio, Elvis. In alcune chat il finto Elvis era malato e bisognoso di cure.
“Si è invaghita di un truffatore nigeriano – ha raccontato un familiare delle vittime alla polizia postale – che le ha detto di trovarsi in Siria perché militare. Chattano 24 ore su 24: non sarebbe grave, se non fosse che gli manda ogni primo del mese quasi tutta la pensione, restando sempre senza soldi per mangiare. Denaro che doveva versare al tribunale perché la nostra abitazione è pignorata e rischiamo di rimanere senza una casa”.
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