Prima domanda: quando si passa all’ora legale nel 2023? Prima risposta: nella notte tra sabato e domenica, alle 2. Seconda domanda: lancette in avanti o indietro? Seconda risposta: in avanti, purtroppo. Quindi sì, perderemo un’ora di sonno. Terza domanda: ma perché si passa dall’ora solare a quella legale? Terza risposta semplice semplice: per risparmiare.
Ora legale 2023, quanto si risparmia
Nei sette mesi in cui sarà in vigore l’ora legale l’Italia risparmierà circa 220 milioni di euro milioni di euro, grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 410 milioni di kWh che genererà, inoltre, un rilevante beneficio ambientale, quantificabile nella riduzione di circa 200 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera. A fare i conti è Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale secondo la quale dal dal 2004 al 2022 il nostro Paese ha risparmiato circa 2 miliardi di euro e 10,9 miliardi di kWh di elettricità.
Ora legale, la proposta per renderla permanente
C’è da anni chi si batte per rendere permanente l’ora legale. Come il Codacons: “Da circa 20 anni chiediamo di eliminare il passaggio da ora legale a ora solare, e in base ai nostri sondaggi l’80% dei cittadini italiani si dice contrario al cambio delle lancette dell’orologio da eseguire due volte l’anno – spiega il presidente Carlo Rienzi – I costi relativi al passaggio all’ora legale a quella solare e viceversa sono decisamente superiori ai benefici: lo sfasamento di un’ora determina conseguenze sia a livello di umore, sia a livello fisico per circa il 15% dei cittadini, e produce disturbi del sonno in un bambino su due”.
“Il passaggio ora legale/ora solare, dunque, determina costi sociali e perdite produttive decisamente superiori ai benefici determinati dal cambio orario, e in questo momento di grave crisi energetica adottare l’ora legale tutto l’anno consentirebbe notevoli risparmi sui consumi”, conclude il presidente Codacons.