“Ogni anno circa 4.000 giovani, quasi tutte ragazze, perdono la vita per anoressia, bulimia e disturbi alimentari. E’ la prima causa di morte dopo gli incidenti stradali sotto i 25 anni. Io stessa ne ho sofferto per 4 anni e ho deciso di aiutare altre persone a uscirne ma anche mettere in guardia da chi utilizza web e social per favorire questi comportamenti”. A parlare è Camilla Mondini, fondatrice della startup “DiCiAlice”, nata per aiutare chi soffre di questi problemi a rendere accessibile il percorso di cura, e ispiratrice del ddl per l’introduzione del reato di istigazione all’anoressia presentato oggi in Senato.
Anoressia e bulimia, le parole di Camilla Mondini
“Le dimensioni del problema dei disturbi alimentari sono in costante crescita e dopo la pandemia abbiamo visto aumento di 30%. Le stime della popolazione che ne soffre – ha spiegato Camilla – riguarda solo le diagnosi emerse, mentre c’è un sommerso enorme perché spesso si diagnosticano solo con la perdita di peso, che non sempre c’è. Il 96% sono donne ma il fenomeno si è diffuso anche agli uomini, l’età di di esordio si è abbassata a 12 anni, a volte persino 8 anni”.
Se è vero che non si può agire sulle cause profonde di questi disturbi, l’obiettivo del ddl è contrastarne la diffusione come malattie sociali. Sono problemi multifattoriali, ha aggiunto Mondini: “vuol dire che c’è una predisposizione genetica, ma anche traumi psicologici e aspetti socio culturali, in particolare l’abuso dei social media. Ci sono siti web e blog che spiegano come fare per non assorbire cibo o farsi passare la fame”. Prende di mira questi il ddl che vede come prima firma quella di Alberto Balboni (FdI), presidente della Commissione Affari costituzionali del Senato, e promosso da Gioventù Nazionale. “Non vogliamo lasciare i giovani soli – ha detto Fabio Roscani, deputato di Fratelli d’Italia e presidente di Gioventù Nazionale – spero il ddl sia presto calendarizzato e diventi presto legge. Si lega alla battaglia che portiamo avanti da anni per istituire uno psicologo scolastico, per individuare i problemi psicologici dei giovani”.