Per gli amanti di vicende reali (nel senso di re e cortigiani) e dei cultori delle profezie (meglio se inquietanti) occorre ritirar fuori Nostradamus.
Carlo III abdicherà subito. La profezia di Nostradamus
L’incoronazione di Carlo III si approssima (6 maggio), fervono i preparativi, dilagano i rumors, fanno folla i “so tutto io”.
Al vecchio Carlo piacerebbe una cerimonia ordinata e soprattutto serena, ma più si avvicina il momento più lunghe si fanno le ombre.
Allora: per Nostradamus (secondo le complicate interpretazioni degli esegeti dei 6338 versetti e degli astrologhi di complemento, non è che il profeta lanciava agenzie…) il regno di Carlo sarebbe già praticamente alla frutta.
La predizione inquietante recita così: “Carlo III, un uomo lo rimpiazzerà sul trono, / uno che mai si sarebbe aspettato di divenire re”.
Insomma abdicherà prima di quanto si possa pensare. Ma – ed è questo l’oscuro e dirompente vaticinio – lo farà in favore dell’under dog del momento. Non William, l’erede designato (no, nemmeno Giorgia).
Bensì Harry, “the spare”, il minore, il sostituto, il rimpiazzo, la riserva o uno dei mille modi in cui il titolo del suo libro autobiografico è stato tradotto in tutto il mondo, neanche fosse la Bibbia o il catalogo di Ikea.
Chi se non Harry?
Sembra – secondo i finissimi e un po’ maliziosi interpreti di Nostradamus – che Charles debba farsi perdonare, specie con i sudditi, la sgradevole parte del marito insensibile e del principe distratto che infine ha condotto alla precoce scomparsa la principessa del popolo, Lady Diana.
Un po’ di gossip del momento, una rapida consultazione all’astrolabio, una spolverata di psicologia a buon mercato: Carlo può star tranquillo.
O forse no: non aveva Nostradamus profetizzato la morte di Elisabetta II a 96 anni? Come si dice in inglese fare le corna?