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Affitti, Milano la città più cara per universitari: in media una stanza costa 628 euro. La classifica

Milano è nettamente la più cara tra le città per universitari con 628 euro di media al mese per l’affitto di una stanza singola. Sul podio anche Bologna con 467 e Roma con 452 euro. Oltre i 400 euro mensili anche Firenze, Venezia, Modena e Verona.

Sono i dati di Immobiliare.it secondo i quali, i prezzi degli affitti da ottobre a marzo sono saliti ancora rispetto al semestre precedente.

Le città con gli aumenti più alti rispetto lo scorso semestre

Queste le città in cui si sono registrati gli aumenti più sensibili: a Bari i prezzi sono schizzati da 288 a 367 euro al mese, con un +27,4%. Seguono Palermo, dove si è passati da 245 a 307 euro, e Ferrara (358 euro, +21,5%). Anche Perugia, che storicamente era e resta una delle città più accessibili, ha i suoi 275 euro mensili attuali che sono frutto di un rialzo del 14,4%. Stabili le situazioni – in una fascia di prezzo paragonabile – a Trieste, Pisa e Siena, dove si registra addirittura un calo dell’1,7%.

Affitti Milano, universitaria in tenda per protesta

Una tenda piantata in piazza Leonardo da Vinci, di fronte al Politecnico, dove dormirà fino al 7 maggio, per protestare “contro gli affitti insostenibili”. E’ l’iniziativa di una studentessa di ingegneria ambientale, Ilaria Lamera, sostenuta da Terna Sinistrorsa e raccontata dalla giovane su Instagram.

“Da anni a questa parte i costi degli affitti milanesi sono fuori portata. Vivere a Milano significa arrivare a spendere 600 euro (spese escluse) per una stanza singola – spiega Terna Sinistrorsa in un post – Nonostante la situazione sia ormai nota, e ci sia stata apertura da parte delle istituzioni, non sono ancora state previste delle misure in grado di rendere più accessibili gli alloggi milanesi. Per questo motivo Ilaria, studentessa del Politecnico di Milano, ha deciso di piantare la sua tenda in piazza Leonardo Da Vinci per dormire qui, da oggi fino a domenica 7 maggio. La Terna Sinistrorsa è decisa a fare le pressioni necessarie affinché le istituzioni pubbliche, dalla Regione al Governo, intervengano per sanare e risolvere la situazione”.

Al grido di ‘scoppiamo la bolla’, l’invito a unirsi alla protesta di Ilaria è aperto a “qualsiasi tipo di realtà”. Da parte sua, Ilaria ha raccontato che la scorsa notte un compagno di università le ha fatto compagnia garantendo la sua sicurezza e anche la polizia è passata a controllare che fosse tutto a posto. “Se volete passare oggi a farmi un saluto – il suo invito in una storia di instagram – vi aspetto”. “Ieri nel pomeriggio sul tardi è passato Majorino ed è riuscito a chiamare Elly Schlein e a passarmela. Mi sono confrontata anche con lei”. 

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