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Mangia dei fiori velonosi scambiandoli per il tarassaco, 56enne muore dopo due giorni di agonia

Un esperto di piante officinali è morto per aver mangiato dei fiori velenosi. Il 56enne Stefano Bonacina, originario di Calolziocorte, in provincia di Lecco, è morto dopo due giorni di agonia.

Esperto di piante officinali mangia fiori velenosi e muore

L’uomo si era preparato una minestra con alcune verdure e fiori simili al tarassaco. Poco dopo aver mangiato si è sentito male, nausea e dolori allo stomaco. Poi il ricovero in ospedale a Merate e il trasferimento nel reparto di terapia intensiva, dove le sue condizioni sono peggiorate fino alla morte avvenuta nella notte, molto probabilmente a causa di una intossicazione alimentare. Ad ucciderlo sarebbero state alcune erbe velenose che aveva raccolto nel bosco: fiori tossici, al posto del tarassaco che è invece commestibile. Non è stata disposta alcuna autopsia, né altri accertamenti sono necessari, poiché le cause del decesso per i medici sono chiare.

Tragedia ricorda storia Into The Wild

La vicenda tragica ricorda la storia di Christopher McCandless, il viaggiatore statunitense -la cui storia è stata raccontata nel libro e nel film Into The Wild – che, nella ricostruzione cinematografica, morì dopo aver mangiato i frutti di una pianta velenosa.

Sconcerto in paese, dove l’uomo, era molto conosciuto. Appassionato di calcio e collaboratore della Polisportiva di Foppenico, lascia la moglie e due figli. “La società si stringe attorno alla famiglia esprimendo il cordoglio per la prematura scomparsa del nostro allenatore Stefano Bonacina”, è il cordoglio di giocatori, tecnici e dirigenti. In passato aveva allenato alla Polisportiva Foppenico, frazione del paese: “È con grande dispiacere che apprendiamo la notizia della scomparsa di Stefano. Con noi ha trascorso una parte del suo percorso calcistico per due stagioni. Ciao Stefano è stato un piacere conoscerti e lo sarà altrettanto ricordarti, seppur con un bel po’ di malinconia”.

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