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Giro d’Italia, vittoria a Fossombrone dell’irlandese Ben Healy, 22 anni, Leknessund sempre in maglia rosa

Giro d’Italia, vittoria a Fossombrone dell’inglese (di passaporto irlandese) Ben Healey, 22 anni, talento del team statunitense EF Education-EasyPost.

Healy ha vinto in solitaria l’ottava tappa del Giro d’Italia, arrivando al traguardo di Fossombrone dopo una fuga coraggiosa di 50 km. Il norvegese Andreas Leknessund conserva la maglia rosa per 8” su Evenepoel e 40” su Roglic  che ha guadagnato due posizioni in classifica generale.

TAPPA DEL GIRO VIVACE CON UN BUON DISLIVELLO

Ottava tappa, da Terni a Fossombrone. Una galoppata di 207 km con 2.500 metri di dislivello e tre GPM (due volte I Cappuccini con in mezzo il Monte delle Cesane). Frazione con il pensiero rivolto alla cronometro di domenica 14, tracciato di 35 km pianeggianti.
Il Giro d’Italia è arrivato nelle Marche partendo dall’Umbria. Tappa divisa in due parti:  150 km di avvicinamento alla città marchigiana e 60 km di saliscendi con due passaggi a Fossombrone ed un finale di pendenze galeotte (punte al 19%. ) e discesa veloce.
Ne è uscita una tappa tutt’altro che scontata come si temeva dopo gli imbarazzanti tatticismi di venerdì. Partenza alle 12.09, soliti scatti iniziali, ritmo altissimo e fuga a cinque: Paret-Peintre, Ben Healy, Derek Gee, Carlos Verona e Skujins. Si ritira Zoccarato e il quintetto si rinforza con altri sei tra cui il campione d’Italia Zanna, Tonelli, Battistella, Mattia Bais e Alessandro Iacchi.
Ai piedi della prima salita di giornata, cioe‘ “I Cappuccini “ (2,8 km al 7,9% con punte del 19%),  i battistrada conservano un margine di 5’30”. E al traguardo mancano 52 km. Comincia un’altra corsa. Il gruppo si sveglia.

TRE GPM NEGLI ULTIMI 50 KM

Finale accidentato (eufemismo). Cielo coperto.   Al primo scollinamento – pubblico record – il gap è sceso sui 4’30”. La Ineos da’ il ritmo al plotone. Il Nazionale irlandese Ben Healy (team EF) lascia i compagni di fuga con buona gamba. Ai -40 km  Healey ha un vantaggio di 1’17”sui più immediati inseguitori (5) e 5’45” sul gruppo.
Scollina il Monte delle Cesane(628 m.) con 1’47” sul quintetto che lo bracca e 5’26” sul gruppo della maglia rosa. Ai -30 km la situazione è immutata e Ben vola in discesa con qualche rischio. UAE e Ineos aprono la caccia.  Ai -20 km non è cambiato nulla. Distacchi invariati. Brutto segno per i “cacciatori”.

FINALE PALPITANTE

Ultimi 10 km, il gruppo rinuncia (sembra) all’attacco e scende a 6’29”, distacco sorprendente. Anche i più immediati inseguitori mollano, e Ben aumenta il suo vantaggio. È straripante. Sente l’impresa. Adrenalina alle stelle. La folla lo esalta. Scollina nel tripudio popolare. Dietro si accende la bagarre. Sale in cattedra Roglic a 6,5 dalla linea e conquista il terzo posto in classifica dietro la maglia rosa e il campione del mondo.

ORDINE DI ARRIVO

Primo Healey, secondo Derek Gee (+1’49”),  terzo Zana (+1’49”), quarto Barguil (+1’49”). A seguire: Carlos Verona (+2’12”), Mattia Bais (+2’37”), Skujns (3’51”), Tonelli (+3’56”), Riesebeek (+4’), Geoghegan (+4’54”).

CLASSIFICA GENERALE DEL GIRO

Primo Leknessund, secondo Evenepoel (+8”), terzo Roglic (+38”). A seguire: Almeida (+40”), Thomas (+52”), Geoghegan (+56”), Paret-Peintre (+58”), Caruso (+1’39”), Kamna (+1’54”), Dunbar (+1’55”), Sivakov (+ 2’03”),Haig (+2’06”), Vine ( +2’27”), De Plus (+2’32”).

TAPPA N. 9 (domenica 14)

Frazione a cronometro di 35 km, tutti in Emilia Romagna. Da Savignano sul Rubicone (provincia di Forlì-Cesena) a Cesena; traguardo al Technogym Village, quartier generale di una azienda  produttrice di macchinari per il fitness che impiega 2.000 collaboratori in 14 filiali ed esporta in 100 Paesi. Annunciati ospiti da tutta Europa.

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