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Assegno unico, ecco le date del pagamento da parte dell’Inps

Sono cambiate le date dei pagamenti dell’Assegno unico (quello, per intenderci, concesso dall’Inps come bonus per i figli a carico).

L’Inps ha infatti fissato due fasce mensili per il pagamento: la prima va dal 10 al 20 del mese e riguarda tutte le famiglie che non avranno variazioni nel bonus. La seconda, quindi per quelli che invece vedranno variazioni, invece slitta tra il 20 e il 30 del mese.

Assegno unico, come funziona e come fare domanda

Dal primo gennaio è possibile presentare le domande per l’assegno unico universale per i figli. L’assegno metterà insieme diversi bonus: il premio alla nascita o all’adozione (bonus mamma domani), l’assegno al nucleo familiare per i figli, gli assegni familiari e l’assegno di natalità (bonus bebè).

A partire dal primo di marzo 2022, cesserà anche l’erogazione dell’assegno erogato dai Comuni ai nuclei familiari numerosi e l’applicazione in busta paga delle detrazioni fiscali per i figli fino a 21 anni di età (al ricorrere di certe condizioni). Invece il bonus asilo nido, come spiega l’Inps, rimane pienamente in vigore.

L’importo dell’assegno unico è compreso tra 50 euro e 175 euro mensili in base all’Isee. Il beneficio medio annuo sarà di circa 1.000 euro. L’importo erogato andrà a scalare con l’aumento del reddito: da 175 euro mensili per Isee pari o inferiore a 15mila euro si scende man mano fino a 50 euro per Isee pari o superiore a 40mila euro.

Delle maggiorazioni sono previste per le famiglie con figli disabili.

L’assegno unico riguarderà tutte le categorie di lavoratori dipendenti (sia pubblici che privati), autonomi, pensionati, disoccupati, inoccupati ecc.

Il beneficio ha durata annuale (da marzo a febbraio dell’anno successivo) e può essere chiesto a partire dal primo gennaio, compilando online la domanda sul sito dell’Inps mediante credenziali Spid, carta di identità elettronica, carta dei servizi ovvero recandosi presso un istituto di patronato di propria fiducia o contattando il contact center di Inps.

Non è obbligatorio fare domanda presentando l’Isee ma, come ovvio, chi non lo presenterà riceverà gli importi minimi.

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