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Sentenze: il 40% ballerine. Giustizia è una moneta lanciata in aria

Italiani gente litigiosa, nessuno si fa causa quanto noi. Questione di geni, litigiosità congenita? Ovviamente no, è invece questione di calcolo, di opportunità. Andare in causa è nei fatti più un investimento che un azzardo. Se va male al primo giro, ci si riprova e poi ci si riprova ancora. Si può fare e statisticamente conviene. Infatti più del 40 per cento delle sentenze cambia, viene ribaltata nei vari gradi di appello.

Quaranta per cento e passa è una enormità che fa nana la credibilità stessa della giustizia amministrata. Una sentenza di condanna o di assoluzione in primo grado può certo essere cambiata in appello e poi ancora in cassazione. Ma se questa sorte tocca a quattro e passa sentenze su dieci, allora la giustizia è una moneta lanciata in aria: ogni volta 40 e passa per cento di possibilità che esca croce e 50 e passa che esca testa. Ogni volta.

Garanzie e convenienze

Che una sentenza, che un plausibile numero di sentenze possano essere riviste alla luce di nuovi elementi di indagine e prova è fondamentale e preziosa garanzia. Ma che poco meno della metà delle sentenze cambino a seconda del grado di giudizio e che il cambio sia quasi sempre la conseguenza di una diversa lettura dei dispositivi di legge, questa è altro tipo di garanzia. La garanzia che ci puoi provare, puoi, soprattutto se in mala fede, provare a ribaltare la sentenza. Quasi la metà delle volte ci riesci.

Lentezza e ribaltamento

Non solo ballano le sentenze, ballano anche al rallentatore. La prima fase processuale dura anni, poi prima sentenza, quindi altri anni per la seconda sentenza quasi la metà delle volte cambiata di segno, quindi altri anni per la sentenza definitiva (che sempre più spesso proprio definitiva non è). Una moneta lanciata in aria che lentissimamente cala e che conviene rilanciare in aria se l’esito del testa o croce non piace. La moneta resterà sospesa in aria altri annetti e quattro e passa volte su dieci se era testa diventa croce e viceversa. Non è una scommessa, è una consolidata statistica.

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