“Ho più amici gay che normali“. Così la consigliera di Fratelli d’Italia Felicia Grazia Scaffidi, ha scatenato accese proteste in consiglio comunale a Lissone, in provincia di Monza. Ma più lei tentava di replicare alle opposizioni e più le sue parole assumevano un sapore inequivocabilmente omofobo.
E’ accaduto nel corso della seduta del 22 giugno, quando la lista Vivi Lissone ha presentato una mozione per l’adesione alla carta di intenti della rete Ready, Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnate per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.
Lissone, l’accesa seduta del 22 giugno
Secondo Scaffidi però la rete Ready “serve a portare soldi ad associazioni Lgbt per organizzare progetti dentro e fuori le scuole per propagare le teorie transgender”. Parole che hanno suscitato la netta obiezione del consigliere Luca de Vincentis, al quale Scaffidi ha risposto: “Non accetto che mi venga dato dell’omofoba da de Vincentis, ho più amici gay che forse tu, mi spiace ma è proprio così e li tratto come qualsiasi altra persona normodotata”.
Apriti cielo, è partita una vera e propria insurrezione da parte delle opposizioni. A quel punto, dopo aver definito gli etero “normodotati”, Scaffidi ha provato a scusarsi: “Scusate, persone etero. Posso anche essere un po’ emozionata e arrabbiata”, ha detto. Ma la pezza è peggio del buco perché subito dopo la consigliera di FdI, rivolgendosi a una collega di Vivi Lissone in mezzo all’animata seduta, ha ribadito: “Veramente, ho più amici gay che normali”, non rendendosi evidentemente conto della gravità delle sue parole.
Scaffidi, il video virale e le polemiche sui social
Il video dell’intervento di Scaffidi è poi rimbalzato sui social, generando una serie di reazioni contrastanti.