Giorgia Meloni avrebbe dovuto avere un compito facile vista la maggioranza dicui godeva in Parlamento.
Un governo di centro destra, quello di Meloni, a vele spiegate con pochi ostacoli davanti. La sinistra messa in un cantuccio e in piena crisi viste le varie correnti che la dividevano. Tutto rose e fiori, dunque? Proprio per niente, perché nel Paese Italia è tutto molto complicato in specie se si parla di politica. Quando meno te lo aspetti, c’è qualcuno dietro l’angolo (amici compresi) pronto a darti una coltellata alle spalle.
Ben presto il presidente del consiglio si è accorta delle tante difficoltà che la opprimevano, ma non fino a questo punto. Allora, andare tutti i giorni a scuola di diplomazia per cercare di placare gli animi e potere continuare a lavorare.
Da sottolieare è innanzitutto la distanza ideologica che divide la maggioranza dall’opposizione. La destra privilegia il potere pubblico; la sinistra aborre l’autoritarismo e vorrebbe avere come cardine del suo pensiero l’individuo.
Insomma, una società più liberale che non dovrebbe far distinzioni fra ricchi e poveri. Non sono questi gli unici scogli che incontra Palazzo Chigi. “Magari”, par vogliano dire gli uomini più vicini alla Meloni. Il fatto è che le frecce piovono da tutte le parti anche da quelle che dovrebbero dimostrarsi amiche.