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Mutui alle stelle, Lazio in testa. Immobile da 350mila euro (25 anni): 100mila euro in più rispetto al 2021

Non si arresta il caro mutui con le rate di chi ha scelto un prestito a tasso variabile che continuano a salire in scia ai rialzi dei tassi decisi dalla Banca centrale europea per contrastare l’inflazione. Una situazione però con una realtà profondamente frammentata tra regione e regione, anche se -è chiaro- gli aumenti valgono per tutti.

Tanto per fare qualche esempio pratico: comprare casa con un mutuo a Milano, Roma e Napoli costa ora complessivamente 100.000 euro in più rispetto a fine 2021. Per un immobile da 350.000 euro con un prestito bancario di 250.000 euro da 25 anni e un anticipo in contanti di 100.000 euro, servono conteggiando gli interessi pagati alla banca, 500.000 euro, il 25% in più circa dei 400.000 che sarebbero stati necessari fino a poco più di un anno fa.

Un altro esempio: con il rialzo dei tassi Bce chi ha sottoscritto un mutuo medio variabile a gennaio 2022 ha subito finora un esborso del 60% in più, una percentuale che potrebbe arrivare al 61% a dicembre, per poi ridiscendere a luglio 2024 al +57% rispetto alla rata iniziale.

Lazio maglia nera (tasso medio al 4,42%)

A fare i conti questa volta sono due diversi studi, della Fabi e dell’aggregatore Facile.it. Secondo i dati elaborati dal sindacato dei bancari il Lazio, con un tasso medio al 4,42% è “maglia nera” nella classifica regionale degli interessi, poco distante dalla Calabria con il 4,40%, mentre il primato del più conveniente spetta al Friuli Venezia Giulia, al 3,65%.

Tradotto in termini di costi, significa che per un prestito di 125.000 euro, a 25 anni, chi desidera comprare una casa nel Lazio arriva a pagare 697 euro mensili contro i 643 di chi punta sul Friuli Venezia Giulia. Il divario, sottolinea la Fabi, cresce con l’aumentare dell’importo del finanziamento.

I differenti tassi tra Regione e Regione

Non va meglio in Abruzzo e Molise, Veneto, Sardegna, Sicilia e Puglia dove il tasso medio si attesta oltre il 4,20%. Emilia Romagna, Basilicata e Trentino Alto Adige resistono sotto il 4%. Tradotto, su base annuale, nel Lazio, Calabria, Abruzzo e Molise si paga il conto più salato.

Rispetto al Friuli Venezia Giulia, a fine anno, un prestito chiesto nel Lazio può costare da 790 euro a 1.331 in più, in Calabria da 735 euro a 1.346 euro, in Abruzzo e Molise da 425 euro a 1.982 euro in più.

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