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Giorgia Meloni e la tassa extraprofitti: “Una mia idea, certo che la rifarei”

Giorgia Meloni e la tassa sugli extraprofitti alle banche. “Certo che la rifarei, è una iniziativa che ho voluto io”, afferma la presidente del Consiglio intervistata da Corriere, Repubblica e La Stampa. “Ho massimo rispetto del sistema bancario e non ho intenzione di colpire le banche. Ma c’era una situazione di squilibrio”, spiega. “Il sistema bancario è stato veloce ad alzare i tassi dei mutui, ma ha lasciato invariati i tassi cha venivano riconosciuti ai risparmiatori e si è creata una distorsione”.

Giorgia Meloni e le critiche per la extraprofitti

Meloni comprende le critiche del vicepremier Antonio Tajani (FI) al provvedimento. “Ci può essere sicuramente una questione di metodo” – dice -, “ho coinvolto in minor misura la maggioranza perché la questione, diciamo così, non doveva girare troppo”. “Questa è una materia molto particolare e delicata su cui mi sono assunta la responsabilità di intervenire”. E assicura che il ministro dell’Economia “Giorgetti è stato pienamente coinvolto”.

Verso le Europee

In vista delle Europee, ragionando sull’alleanza con Marine Le Pen, “non ho l’autorevolezza per mettere veti su nessuno – afferma Meloni -. E in ogni caso è un tema che non mi pongo oggi”. “Lavoro per far crescere la famiglia dei conservatori”, “vorrei costruire una alleanza omogenea. Non credo nelle larghe intese”, spiega.

Sullo scontro con il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini sui fondi per l’alluvione, Meloni avvisa: “Se qualcuno vuol fare politica sulla ricostruzione può farlo, ma deve sapere che lo sta facendo sulla pelle dei cittadini”. E aggiunge: “Francamento non comprendo perché Bonaccini mi chieda un incontro. Forse perché non riconosce la figura del commissario straordinario Figliuolo?”

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