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Zelensky apre sulla Crimea: “Possibile una soluzione politica piuttosto che militare”

Guerra in Ucraina, Zelensky apre sulla Crimea. In un’intervista ripresa da diversi media ucraini, il presidente ha detto che “una soluzione politica, piuttosto che militare, sulla Crimea è possibile. Quando saremo ai confini amministrativi della Crimea, penso che sia possibile forzare politicamente la smilitarizzazione della Russia sul territorio della penisola”, ha detto Zelensky.

Zelensky: “Se la guerra si sposta in Russia, l’Ucraina rischia di perdere il sostegno militare” 

Zelensky ha parlato di varie tematiche. Una di queste è il possibile allargamento della guerra in Russia: “L’Ucraina rischia di perdere il sostegno militare di alcune grandi potenze se il campo di battaglia della guerra si sposta in territorio russo”. Il presidente ucraino ha aggiunto: “Se la guerra si sposta in Russia c’è un grande rischio che noi saremo definitivamente lasciati soli. Ci sono grandi Stati nel nostro mondo per i quali c’è solo un punto per cui non sono dalla parte della Russia: l’integrità territoriale dello stato. Se dirigo deliberatamente le mie truppe e decido di andare in territorio russo, devo sapere con certezza che questo Stato non sarà con me. Bisogna pensare a cosa è più importante adesso per il popolo e per l’Ucraina”

Zelensky: “In Ucraina elezioni possibili nel 2024”

Il presidente Volodymyr Zelensky ha parlato di altri temi ed ha dichiarato che vorrebbe tenere elezioni presidenziali e parlamentari in Ucraina nel 2024, sottolineando però che ciò richiede modifiche legislative, fondi da parte dei partner e osservatori internazionali anche in prima linea.

Zelensky ha commentato la posizione del senatore repubblicano Lindsey Graham secondo cui le elezioni in Ucraina dovrebbero tenersi già l’anno prossimo nonostante la guerra. Il presidente ucraino ha affermato di aver parlato personalmente con Graham. Ed ha poi aggiunto: “Mi dispiace, non sto chiedendo nulla. Non ho intenzione di organizzare un’elezione a credito. Né prenderò  soldi dalle armi per usarli nelle elezioni(…)”. 

 

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