Aveva assunto cocaina, il conducente della Ford Fiesta che giovedì ha travolto ed ucciso su via Cristoforo Colombo una coppia di turisti irlandesi in vacanza a Roma. L’incidente è avvenuto all’altezza con via di Malafede, dove le vittime, moglie e marito, hanno attraversato la strada di corsa per cercare di prendere un autobus che stava per raggiungere la fermata, nella corsia opposta alla loro.
Turisti morti sulla Colombo, l’autista era positivo alla cocaina
Dalle prime indagini sembra che i due abbiano attraversato quando il semaforo era appena diventato rosso, ma per chiarire la dinamica il pubblico ministero titolare del fascicolo, Eleonora Fini, ha disposto l’acquisizione dei filmati delle telecamere di sorveglianza che puntano sull’area. Intanto l’autista è stato indagato per omicidio stradale e il risultato del narcotest, effettuato all’ospedale Sant’Eugenio, probabilmente aggraverà la sua posizione.
I primi accertamenti
Sul caso indagano gli agenti della Polizia locale di Roma Capitale del gruppo X Mare, che hanno sentito diversi testimoni oculari: alcuni hanno confermato di avere visto la coppia attraversare di corsa, con il semaforo rosso, per raggiungere in tutta fretta la fermata del bus. Ascoltata a lungo anche una famiglia di turisti di origini indiane con cui le vittime avevano organizzato la gita in città. Gli amici avevano preceduto di pochi secondi le vittime e li stavano aspettando alla fermata del bus dall’altra parte della strada.
Dai primi accertamenti dei vigili urbani, è emerso che la coppia è stata sbalzata a circa trenta metri di distanza dal luogo dell’impatto. L’uomo alla guida della Fiesta ha continuato a ripetere di non aver visto la coppia. Lo ha ribadito anche agli agenti della polizia municipale che hanno effettuato i primi accertamenti: “Ho tentato di frenare e di evitare l’impatto, ma non ho fatto in tempo, è successo troppo in fretta”, avrebbe detto l’uomo.
La dinamica
La dichiarazione dell’automobilista sembra essere confermata dalle tracce trovate dagli investigatori sull’asfalto: sulla carreggiata ci sarebbero i segni di una lunga frenata. L’auto procedeva a velocità sostenuta, hanno già accertato i vigili urbani. Un’altra circostanza che potrebbe aggravare la posizione dell’indagato. Ma per avere certezze è necessario attendere i risultati della perizia tecnica, che verrà eseguita nelle prossime ore sulla macchina sequestrata, per stabilire la velocità tenuta al momento dello schianto.
L’impatto è avvenuto a pochi metri dalla fermata del bus della linea 709 e del gabbiotto – in quel momento vuoto – dei vigili. L’ipotesi è che le vittime abbiano iniziato l’attraversamento con il semaforo giallo, diventato rosso mentre stavano percorrendo l’ultimo tratto di strada. Un’ipotesi confermata anche da diversi testimoni.