Altro che animali imperscrutabili e poco socievoli. I gatti comunicano le loro intenzioni ostili o amichevoli usando ben 276 espressioni facciali. Probabilmente evolute negli oltre 10.000 anni di convivenza con l’uomo.
Il gatto non è una sfinge
Le hanno contate due ricercatrici dell’Università della California a Los Angeles analizzando i video registrati in un CatCafè, un locale dove gli avventori hanno la possibilità di interagire (e perfino fare yoga) con dozzine di felini.
276 espressioni facciali
Lo studio, pubblicato sulla rivista Behavioural Processes, è nato da un’idea di Lauren Scott, una studentessa di medicina. Per un intero anno accademico ha filmato le espressioni facciali che i gatti del CatCafè rivolgevano ai loro simili in assenza degli umani quando il locale era chiuso.
L’esperimento ha prodotto 194 minuti di videoregistrazioni, che la ricercatrice ha poi esaminato con l’aiuto della psicologa evoluzionista Brittany Florkiewicz. Cercando di codificare tutti i movimenti dei muscoli facciali dei felini, esclusi quelli legati alla respirazione, alla masticazione, allo sbadiglio e ad altre azioni simili.