Ci sarà lo sciopero oppure no? Quante ore? Ai romani, col solito sarcasmo facile, non credo cambierà molto. Certo sarà la solita rottura per i pendolari organizzarsi e trovare il modo per andare a scuola, all’università, in ospedale, in qualche distaccato ufficio pubblico mal funzionante e sperduto chissà dove o a lavoro. Ma i romani in fondo lo sanno di vivere in una città dove il trasporto pubblico sciopera ormai a tempo indeterminato.
Perché il trasporto pubblico a Roma, parliamo chiaramente, fa più o meno schifo. Ma avete mai aspettato un trenino sulla Roma-Lido o dall’altra parte sulla Roma-Viterbo? Ma avete visto il degrado? I tornelli saltati? Gli ascensori rotti? Ma avete mai aspettato un autobus? Avete mai imprecato per una corsa saltata? Spesso poi a saltare in aria sono proprio i motori dei bus. Così, per dire.
Chi è pendolare o chi prende un mezzo pubblico a Roma almeno una volta ogni tanto lo conosce benissimo lo stato del tutto pietoso del servizio.
Colpa degli autisti? No, almeno si spera. Colpa dei controllori? E chi li ha mai visti? Colpa dei dirigenti? Beh, mi sembra probabile. Colpa di chi gestisce a livello politico? Beh, mi sembra super probabile. Colpa di noi elettori e non elettori? Molto super probabile. Titoli e titoloni sullo stato comatoso del trasporto pubblico capitolino da anni riempiono le pagine dei giornali. Un po’ come questo. Ma non è mai cambiato niente.
A Roma dovrebbe scioperare chi prende i mezzi. Il problema è che non ci sarebbe un’alternativa per andare in giro. E prendere la macchina, tra traffico e buche, a volte è ancora più imbarazzante che prendere i mezzi.
Nella capitale il trasporto pubblico funziona a singhiozzo e sciopera da anni. Forse da sempre.