Altro che Giornata internazionale della tolleranza, sarebbe meno ipocrita celebrare la Giornata internazionale dell'intolleranza. Foto Ansa Altro che Giornata internazionale della tolleranza, sarebbe meno ipocrita celebrare la Giornata internazionale dell'intolleranza. Foto Ansa

Altro che Giornata internazionale della tolleranza, sarebbe meno ipocrita celebrare la Giornata internazionale dell’intolleranza

Oggi è la Giornata internazionale della tolleranza. E niente. Fa già ridere così. 

Ma chi è che decide queste giornate internazionali? Cercando un po’ in giro si scopre che la Giornata internazionale della tolleranza è stata decisa dall’Unesco nel 1995, quindi l’Onu, quindi i vari Stati del pianeta Terra, quindi per esempio forse anche l’Afghanistan ora dei talebani, per celebrare e ricordare i principi della Dichiarazione universale dei diritti umani.

Principi che è meglio non elencare perché strapperebbero un sorriso ad ogni verso vista la loro non applicazione universale. 

Meglio che ci siano, i principi. Questo è ovvio. Il problema è la distanza siderale tra le, poche, utopie che rincorriamo come genere umano e la più fangosa realtà.

Diciamo che tra la Giornata internazionale della tolleranza e quel che sta accedendo per esempio in Ucraina e a Gaza c’è una piccola distanza di valori e di logica.

Forse celebrare la Giornata internazionale della tolleranza, di questi tempi, è davvero una beffa verso quel che sta succedendo. Forse sarebbe meno ipocrita, per certi versi, per gli Stati in generale e per noi persone comuni celebrare oggi la loro e la nostra personale Giornata internazionale dell’intolleranza.

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