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Argentina, inflazione 162% annuo: si ribellano i supermercati cartelli

L’altissimo livello di inflazione che colpisce l’Argentina, arrivata al 162% annuo ad ottobre, sta provocando una forte distorsione nei prezzi delle merci tanto che le catene di supermercati si stanno ribellando ad aumenti definiti “smisurati” che applicano i distributori all’ingrosso.

Argentina, inflazione al 162% annuo

Sui social è diventata virale nelle ultime ore la foto di un cartello apparso in una succursale di una grande catena di supermercati di origine francese in cui si avvertono i clienti che gli scaffali vuoti sono dovuti “ai problemi di approvvigionamento causati dagli aumenti smisurati applicati dai fornitori”.

“Chiediamo scusa per l’inconveniente ma questo scaffale vuoto sta proteggendo il tuo portafogli”, recita inoltre il cartello.

I supermercati accusano i fornitori: cartelli sugli scaffali vuoti

“C’è di tutto, è una situazione confusa. Alcuni fornitori direttamente non consegnano le merci mentre altri mandano liste con prezzi esagerati, con aumenti fino al 100% in alcuni prodotti”, ha dichiarato all’ANSA il direttore di un supermercato del quartiere di Caballito, a Buenos Aires.

“C’è un riaccomodamento dei prezzi che probabilmente durerà ancora del tempo”, ha aggiunto. La società di consulting economico Ecolatina ha rilevato solo nella prima metà di dicembre un’inflazione del 18% e gli analisti stimano per l’ultimo mese dell’anno un salto dell’indice dei prezzi fino al 25% su mese tenendo conto anche della svalutazione del 54% del peso e dell’aumento della benzina del 40%.

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