The Crown, gran finale, Harry è ridotto a un perdente, intanto crollano le donazioni alla sua fondazione benefica The Crown, gran finale, Harry è ridotto a un perdente, intanto crollano le donazioni alla sua fondazione benefica

The Crown, gran finale, Harry è ridotto a un perdente, intanto crollano le donazioni alla sua fondazione benefica

Nel gran finale di The Crown, Harry si è ridotto a un perdente fumatore di marijuana, amareggiato e senza speranza, vestito da nazista.

A Harry non viene risparmiata alcuna indegnità, osserva il Daily Mail. Viene dipinto come un perdente arrabbiato, amareggiato, senza speranza e recalcitrante, il cui risentimento nei confronti di William non può che portare alla rovina.

“Sono solo geloso”, dice a William nel primo episodio della serie 6, parte 2, intitolato Willsmania. Nella storia dell’umanità, nessuno ha mai desiderato qualcuno con i capelli rossi”.

Questo dialogo è il primo di molti scambi. Harry esiste qui come mera figura di contorno a William, un’entità secondaria, il tanto criticato Numero Due le cui azioni sono sempre e solo oscure e inquietanti.

William dice alla Regina (Imelda Staunton) che Harry sta sviluppando un problema con la marijuana, mentre Harry si lamenta del fatto che Carlo sta minacciando di costringerlo a una visita di un giorno in una struttura di disintossicazione – Harry è agitato non dalle implicazioni, ma dalle prospettive e da una stampa che egli stesso definisce “bastardi, tutti quanti, feccia della terra”.

Le parole amare di Harry a William: “So che il mio compito è quello di essere lo scemo di famiglia… So qual è il mio scopo nella vita. Non c’è bisogno di un Numero Due in questa famiglia, se non come intrattenimento”. Quindi Willie stella d’oro, Harry pecora nera. Willie santo, Harry peccatore”.

Coincide con una settimana in cui The Hollywood Reporter ha definito Harry e Meghan due dei “più grandi perdenti” dell’anno e la loro associazione benefica, Archewell, ha registrato un crollo di 11 milioni di dollari nelle donazioni.

Ci si chiede perché queste epoche e questi personaggi ben collaudati siano stati riproposti, mentre drammi più recenti – ad esempio lo snervante primo incontro di Camilla con William, dopo il quale è stato detto: “Ho davvero bisogno di un gin tonic” – sono stati presumibilmente lasciati nella stanza degli autori.

Naturalmente, come è sua abitudine, lo showrunner Peter Morgan ha riscritto la storia in modo considerevole. A Carlo (Dominic West) è stato dato un taglio da eroe. Camilla (Olivia Williams) è altruista e solidale, pensa solo e sempre ai “ragazzi” e al loro benessere. Il suo grande momento con Carlo, la tanto attesa proposta di matrimonio in ginocchio, vede Camilla fare giardinaggio con una sigaretta accesa che le penzola dalla bocca. 

I presunti dettagli sgradevoli, tuttavia, delle macchinazioni di Carole per mettere la figlia sulla strada di William – sincronizzando l’anno sabbatico di Kate con quello di William, facendola partecipare allo stesso programma di spedizione in Sud America, iscrivendola a St. Andrews dopo che William aveva annunciato la sua intenzione di frequentare l’università lì – vengono sorvolati.

 

 

Gestione cookie