È iniziata la guerra agli autovelox? Fleximan, l’ignoto che ha abbattuto otto autovelox nel Polesine segandoli alla base con un flessibile, da qui il soprannome, si è spostato nel Bellunese o ha già uno o più emulatori?
Ad essere abbattuto, con modalità analoghe, questa volta è stato un dispositivo sul Passo Giau, in comune di Colle Santa Lucia, piazzato in un tratto in cui il limite di velocità è di 50 km orari.
La stampa locale e le agenzie calcolano che lo strumento, rapportato al numero dei residenti, sia in grado di conferire alle casse pubbliche attraverso le sanzioni per eccesso di velocità (più di 5 mila verbali l’anno) circa 1.500 euro per ciascun abitante. Quindi un autovelox che, c’è da giurarlo, non deve proprio essere amato in zona.
La guerra agli autovelox
Gli autovelox, si sa, negli anni sono diventati veri e propri raccoglitori di denaro per i vari disastrati Comuni italici. Piazzati un po’ ovunque e spesso nei punti più improbabili solo per generare più multe possibili questi dispositivi sono più o meno odiati da tutti. Resta il fatto che, quando usati con saggezza, sono utili per evitare incidenti stradali e ridurre il numero delle vittima.
La verità, spesso non detta, è che però gli autovelox non servono più a questo. Servono solo a fare cassa. Servono solo a rimpolpare le casse vuote dei Comuni. Dobbiamo pure in qualche modo finanziare le sagre della salsiccia o no?
Fleximan si sposta? Un emulatore? Per ora quel che è certo è che qualcuno, evidentemente dopo qualche multa di troppo, ha iniziato a mettere in atto la sua vendetta.