Le forze armate statunitensi e britanniche lanciano una nuova serie di attacchi congiunti contro diversi siti Houthi nello Yemen. Le forze armate statunitensi e britanniche hanno bombardato nella notte otto località utilizzate dagli Houthi appoggiati dall’Iran nello Yemen. E’ la seconda volta che i due alleati hanno condotto attacchi di ritorsione coordinati su una serie di capacità di lancio missilistico dei ribelli.
Gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno utilizzato missili Tomahawk e aerei da combattimento lanciati da navi da guerra e sottomarini per eliminare i siti di stoccaggio e i lanciatori di missili Houthi. I funzionari Usa, che hanno parlato a condizione di anonimato per discutere di un’operazione militare, hanno affermato che Australia, Bahrein, Canada e Paesi Bassi hanno contribuito alla missione, anche con l’intelligence e la sorveglianza.
In una nota congiunta, le sei nazioni alleate hanno affermato che gli attacchi hanno preso di mira specificamente un sito di stoccaggio sotterraneo degli Houthi e luoghi associati alle capacità missilistiche e di sorveglianza aerea degli Houthi. Hanno aggiunto: “Il nostro obiettivo resta quello di allentare le tensioni e ripristinare la stabilità nel Mar Rosso, ma ribadiamo il nostro avvertimento alla leadership Houthi: non esiteremo a difendere vite umane e il libero flusso del commercio in uno dei paesi più critici del mondo”. corsi d’acqua di fronte alle continue minacce”.
Il Ministero della Difesa britannico ha confermato che quattro jet Typhoon della Royal Air Force hanno colpito “obiettivi multipli in due siti militari nelle vicinanze dell’aeroporto di Sanaa” con bombe guidate con precisione. Gli attacchi, ha affermato il segretario alla Difesa Grant Shapps, erano “mirati a degradare le capacità degli Houthi” e avrebbero “inferto un altro colpo alle loro scorte limitate e alla capacità di minacciare il commercio globale”.
L’operazione congiunta arriva circa 10 giorni dopo che navi da guerra e aerei da combattimento statunitensi e britannici hanno colpito più di 60 obiettivi in 28 località. Questa è stata la prima risposta militare degli Stati Uniti a quella che è stata una campagna persistente di attacchi missilistici e droni Houthi contro navi commerciali dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas in ottobre. L’ufficio stampa degli Houthi ha dichiarato in una nota online che i raid hanno preso di mira la capitale dello Yemen, Sanaa.