La Cina testa un nuovo ceppo mutante del coronavirus, mortale al 100%. Ancora? Almeno non fate cadere la provetta. Foto d'archivio Ansa La Cina testa un nuovo ceppo mutante del coronavirus, mortale al 100%. Ancora? Almeno non fate cadere la provetta. Foto d'archivio Ansa

La Cina testa un nuovo ceppo mutante del coronavirus, mortale al 100% sui topi. Ancora? Almeno non fate cadere la provetta

Dal Daily Mail una notizia leggermente preoccupante: gli scienziati cinesi hanno creato un ceppo mutante di coronavirus che attacca il cervello e che in un test sui topi ha realizzato il 100% di tasso di mortalità. Che efficienza.

Visto che ancora non si sa proprio bene come siano andate le cose nel 2020 un po’ di preoccupazione diciamo che potrebbe salire qui e là nel pianeta. Cercate quindi, cari scienziati cinesi, di stare attenti con quelle provette. Almeno un po’.

Sarà vero? Sì? No? Il Daily Mail comunque continua dicendo che in effetti un po’ di preoccupazione qui e là c’è visto che il virus è trasmissibile, almeno così raccontano, all’essere umano.

Comunque preoccupazioni o meno, a quanto pare gli scienziati cinesi non importa più di tanto: hanno preso dei topi, li hanno un po’ modificati per vedere che effetti avrebbe il tutto sull’essere umano e poi li hanno sterminati con un tasso di mortalità non proprio basso. Cento per cento. Ogni topo, raccontano evidentemente contenti gli scienziati, è morto entro otto giorni.

Per niente preoccupante la dichiarazione riportata dal Mail del dottor Richard Ebright, chimico della Rutgers University di New Brunswick, nel New Jersey: 

“La prestampa” dello studio “non specifica il livello di biosicurezza e le precauzioni utilizzate per la ricerca. E ancora: “L’assenza di queste informazioni”, dice “solleva la preoccupante possibilità che almeno una parte di questa ricerca, come quella che a Wuhan nel 2016-2019 probabilmente causò la pandemia di Covid-19, sia stata condotta in modo sconsiderato senza il contenimento minimo di biosicurezza e le pratiche essenziali per un potenziale agente patogeno pandemico”. Che bello.

Ora, cari scienziati cinesi, mi raccomando: attenti con quelle provette. Non tiratevele da una parte all’altra del laboratorio.

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