Emergenza sicurezza. Rinforzi militari nelle strade, coinvolte oltre 6 mila divise. Da questa settimana 1.400 militari in più rispetto a quelli che erano già stati previsti.
L’Italia non è più un Paese per buoni. Lo certificano i numeri del 2023. Ovunque si registrano reati e denunce in crescita. Un dato su tutti: gli omicidi sono aumentati del 15%. Dilagano baby gang,ladri,pusher. Gli italiani hanno sempre più paura.
OPERAZIONE “STAZIONI SICURE”
È dal 2008 che le forze armate italiane – Esercito, Marina, Areonautica, Gendarmeria, Sanità militare – sono impegnate a sostegno della pubblica sicurezza nel contrasto alla criminalità. All’inizio erano schierati 2.700 uomini, tutti appartenenti all’Esercito.
Ora sono 7 mila a livello nazionale. Massima attenzione ai Centri di Accoglienza per immigrati e a numerosi “obiettivi sensibili “. Da questa settimana sono stati aggiunti 800 uomini a vigilare nelle stazioni ferroviarie di Roma, Milano, Bologna, Firenze, Torino e Bari. Ad esempio a Roma ,in totale, si è arrivati a 1.394 militari impegnati.
Seguono Milano e Napoli rispettivamente con 801 e 774. Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha chiesto più forze dell’ordine “ perché sono loro quelli più adatti ed efficaci a contrastare scippatori, rapinatori e spacciatori”.
È il caso di ricordare che l’operazione “ Strade sicure” era stata cancellata da sette città. Il governo Meloni ha ripristinato il progetto nelle stesse. E quindi Ancona, Cosenza, Grosseto, Parma, Prato, Siena e Vicenza potranno di nuovo contare sull’esercito. Attenzione anche per il Sud e per le zone interne di cui forse Perugia è il simbolo. Ecco perché il contingente in Umbria e’ stato raddoppiato.
LA TOP 10 DELLE CITTÀ PIÙ A RISCHIO
La classifica mescola grandi città e mete turistiche. Maglia nera si conferma Milano con 6.991 reati denunciati ogni 100.000 abitanti (+3,5% rispetto al 2022). Al secondo posto Rimini (+8% delle denunce). Seguono Bologna, Firenze e Torino.
Al settimo posto Imperia seguita da Livorno (8), Prato (9), Napoli (10). Un discorso a parte merita Roma dove tra gennaio e giugno 2023 le denunce sono salite dell’8,3%. La violenza e la percezione di insicurezza nelle grandi aree urbane è un fatto che permea la cronaca delle regioni italiane.
Le quotidiane brutalità metropolitane sono alimentate da diversi fattori come la disoccupazione, la disparità economica, l’immigrazione incontrollata, l’indebolimento delle strutture famigliari. Ecco perché a farla da padrone sono baby gang, predatori di strada e narcos che controllano le piazze di spaccio. È allarme sicurezza: a Roma ad esempio in meno di 10 giorni sono state uccise 2 persone tra cui un 14enne e a Napoli è tornato un delitto in stile Gomorra.