La pericardite, che potrebbe aver colpito il ministro della Difesa Guido Crosetto, è un’infiammazione del pericardio, ovvero della doppia membrana che avvolge il cuore e che è simile ad un sacchetto. Quattro le cause principali che possono determinarla. Si tratta di una patologia con decorso benigno se ben trattata. Il paziente, tuttavia, può andare incontro a recidive. Tra i sintomi c’è il dolore toracico: il 5% degli accessi al pronto soccorso con tale sintomo, spiegano gli esperti del Policlinico Gemelli di Roma dove è presente un ambulatorio dedicato, è dovuto proprio ad una pericardite. Il primo campanello d’allarme di una pericardite è un forte dolore nella parte anteriore del torace, che può irradiarsi anche alla spalla e al braccio sinistro e che allarma molto il paziente, che pensa di avere un infarto.
Quanto alle cause, spesso la pericardite è preceduta da una malattia virale o batterica, può essere legata ad una malattia autoimmune o a precedenti interventi sul cuore, ma nel 70% dei casi una causa vera e propria non è rintracciabile. Sul fronte delle possibili terapie, per ‘spegnere’ la pericardite si utilizzano i farmaci anti-infiammatori non steroidei o l’aspirina, che vanno iniziati ad alte dosi e scalati poi lentamente. La prevenzione delle recidive
Crosetto è in buone condizioni
Nella tarda serata di ieri il ministro della Difesa Guido Crosetto si è recato presso il pronto soccorso dell’ospedale San Carlo di Nancy per un perdurante dolore al petto. Gli accertamenti e il monitoraggio ai quali è stato immediatamente sottoposto presso la struttura ospedaliera, informa la Difesa, “hanno evidenziato una lieve pericardite e l’assenza di danni cardiaci. Nelle prossime ore il ministro Crosetto, le cui condizioni di salute sono buone, verrà sottoposto a ulteriori esami, per accertare le cause del malore”. Il ministro ringrazia “per i numerosi messaggi di vicinanza e amicizia ricevuti da parte del mondo istituzionale e politico, di maggioranza e di opposizione, nonché per l’affetto testimoniato da tanti cittadini comuni”.