Home > Notizia per Notizia > cavallo > Vivere fino a 100 anni? Pane, fagioli e minestrone, parola di esperto americano

Vivere fino a 100 anni? Pane, fagioli e minestrone, parola di esperto americano

Volete vivere fino a 100 anni? Un esperto che ha trascorso decenni a studiare il fenomeno della “zona blu” rivela perché pane e fagioli potrebbero aiutarci a vivere più a lungo.

Dan Buettner, esploratore e ricercatore del National Geographic, ha passato decenni per cercare di scoprire tra le persone più anziane del mondo i segreti per vivere più a lungo. La sua conclusione è che non esiste una pillola o un integratore miracoloso per vivere fino a 100 anni ma che il segreto della longevità sta tutto in una dieta sana.

Le zone blu, cioè le aree geografiche in cui l’aspettativa di vita è più alta rispetto alla media mondiale, come per esempio la Sardegna in Italia e Okinawa in Giappone, ospitano un numero insolito di centenari e sono dunque modelli ai quali riferirsi per vivere più a lungo e in salute.

Alcuni esperti mettono in discussione la teoria delle zone blu e sottolineano che Buettner non ha una formazione medica o di ricerca. Tuttavia, ed è indiscutibile, gli abitanti di luoghi come la Sardegna e Okinawa tendono a mangiare in modo leggermente diverso rispetto ad altre comunità.

Fagioli

Secondo Buettner, i legumi dovrebbero essere al primo posto di una dieta per la longevità anche del pianeta perché fagioli, lenticchie e piselli sono semplici da cucinare, sono economici e forniscono nutrienti essenziali in quanto ricchi di fibre e proteine.

Secondo Buettner, i fagioli sono la pietra miliare di tutte le diete e mangiandone una tazza al giorno, rispetto a fonti proteiche meno salutari, fa probabilmente prolungare la nostra aspettativa di vita di almeno quattro anni.

Il professor Tim Spector, noto dietologo, spiega che i fagioli e i legumi in generale possono migliorare la salute dell’intestino e rafforzare il sistema immunitario in quanto ricchi di fibre che nutrono i microbi del nostro apparato intestinale così come i polifenoli, composti vegetali con proprietà antiossidanti.

Diversità

Altro capitolo fondamentale per una dieta sana è la diversità. Nelle zone blu, afferma Spector, sono le spezie, le erbe e le verdure a fare la differenza, in aggiunta a paste varie.

In Giappone ci sono centinaia di varietà di funghi e cipolle, fagioli, sottaceti ed altri alimenti fermentati che, mescolati a zuppe e stufati, li rendono sostanziosi e preziosi per la salute perché mangiare una varietà di alimenti significa avere maggiori probabilità di assumere le diverse vitamine, i minerali e i nutrienti di cui si ha bisogno.

Il 90% della dieta tradizionale di Okinawa: meno dell’1% della dieta era costituito da pesce; meno dell’1% era carne; e meno dell’1% erano latticini e uova. La maggior parte della dieta era a base di verdure e fagioli, con la maggior parte delle calorie provenienti dalle patate dolci viola e arancioni. Non è solo una dieta altamente antinfiammatoria ma anche altamente antiossidante.

Buettner ha scoperto che la famiglia Melis in Sardegna, nove fratelli con un’età complessiva di 860 anni e considerata la famiglia più longeva della storia, prepara quotidianamente un minestrone con tre tipi di fagioli, verdure, carote, sedano, cipolle, origano, peperoncino, patate o orzo e olio extravergine di oliva.

Cibo fermentato

Spector spiega che in molti Paesi mediterranei, compresi quelli che hanno molte zone blu, si consumano molti formaggi di capra, yogurt e altri fermenti lattici, tutti cibi che possono aiutare l’intestino e il sistema immunitario.

Così come in Giappone i prodotti di soia fermentati come il tempeh, la salsa di soia e il miso, che secondo ZOE possono migliorare la digestione e ridurre il rischio di alcune malattie come il diabete di tipo 2 e quelle cardiache.

Secondo uno studio del 2018 condotto da ricercatori svizzeri, i prodotti lattiero-caseari fermentati, come lo yogurt e il kefir, possono fornire ceppi di batteri buoni che aggiungono diversità all’intestino, aiutando a prevenire queste malattie.

Meno carne

Secondo Buettner storicamente le persone che vivevano nelle zone blu mangiano carne non più di cinque volte al mese e raramente pesce, mentre circa il 90% del cibo che consumano è costituito da alimenti vegetali integrali. Sottolinea come sia più sano sostituire la carne con alimenti vegetali anch’essi ricchi di proteine e conclude elencando i cinque pilastri di ogni dieta per la longevità: cereali integrali, grano, mais e riso e, naturalmente, le verdure dell’orto.

Secondo il National Health Service (NHS), il servizio sanitario nazionale del Regno Unito, l’eccessivo consumo di carne rossa può aumentare il colesterolo e il rischio di malattie coronariche, anche se sono una fonte di proteine.

 

Gestione cookie