Il proprietario di una gioielleria a piazza San Marco a Venezia, si è trovato di fronte a una bolletta per l’energia elettrica di 262.348,04 euro per soli due mesi di consumo. Questo importo è stato calcolato su un milione di kilowattora consumati, una cifra che il gioielliere ritiene sproporzionata per le dimensioni del suo negozio, che misura appena 15 metri quadrati, e per il limitato utilizzo di energia elettrica, principalmente per l’illuminazione e un piccolo scaldabagno invernale. Il problema sembra derivare dal passaggio al mercato libero dell’energia avvenuto l’estate precedente, quando la fornitura energetica della gioielleria è stata trasferita a un nuovo gestore senza la stipula di un contratto iniziale. Da allora, le bollette sono aumentate notevolmente, passando da circa 350 euro al mese con il precedente gestore a oltre 1000 euro mensili, stabilizzandosi poi attorno agli 800 euro.
L’uomo ha cercato spiegazioni dal nuovo gestore, ma le risposte ricevute sono state deludenti, con giustificazioni basate su “consumi stimati” che non riflettono la reale situazione. Anche le autoletture del contatore inviate sono state ignorate, poiché le statistiche di zona ritenevano i consumi del negozio troppo bassi. La situazione è culminata con una bolletta di 262.348 euro per i mesi di luglio e agosto 2023, che il gioielliere rifiuta categoricamente di pagare, avendo già saldato fatture con importi nettamente inferiori. Ha deciso di intraprendere una battaglia legale, consultando un avvocato e un’associazione dei consumatori specializzata in casi di “bollette pazze”. Resta la speranza che si tratti di un errore di calcolo, e che la bolletta possa essere annullata o ricalcolata.