Ogni anno milioni di persone nel mondo subiscono un ictus. La rapidità con cui viene somministrata la terapia e la sua efficacia hanno un grande effetto sul recupero di una persona dopo un ictus. Ora, una nuova ricerca condotta dall’Heart Research Institute in Australia ha rivelato che una soluzione potrebbe trovarsi proprio nei nostri ortaggi comuni: i broccoli.
Prima di esplorare i dettagli della ricerca, è cruciale comprendere l’entità dell’ictus come problema di salute pubblica. Con circa 15 milioni di casi all’anno, l’ictus è una delle principali cause di disabilità e morte a livello globale. Questo implica non solo un onere emotivo per i pazienti e le loro famiglie, ma anche un notevole impatto economico sui sistemi sanitari.
Uno degli aspetti più cruciali nel trattamento dell’ictus è la velocità con cui viene somministrata la terapia. Poiché il tempo è fondamentale nel prevenire danni permanenti al cervello, l’efficacia del trattamento ha un impatto significativo sul recupero dei pazienti.
Attualmente, il trattamento principale per l’ictus coinvolge l’uso di farmaci per rompere i coaguli di sangue che possono bloccare i vasi cerebrali o causare emorragie nel cervello. Tuttavia, l’efficacia di questi farmaci, come l’attivatore tissutale del plasminogeno (tPA), è limitata, con tassi di successo inferiori al 20%.
Lo studio
La ricerca condotta dall’Heart Research Institute e pubblicata su ACS Central Science suggerisce che una sostanza chimica naturale presente nei broccoli potrebbe essere la chiave per prevenire e trattare l’ictus in modo più efficace. Questa molecola, chiamata sulforafano, si è dimostrata in grado di agire come un potente anticoagulante, senza causare sanguinamenti eccessivi.
Durante uno studio preclinico della durata di tre anni, i ricercatori hanno osservato un aumento del 60% nel tasso di successo del trattamento quando il sulforafano è stato aggiunto al tPA. Questo effetto sinergico ha dimostrato di essere altrettanto efficace degli anticoagulanti più potenti, ma senza compromettere la formazione di coaguli essenziali per la sopravvivenza.
La scoperta del potenziale terapeutico dei broccoli non si limita solo all’ictus. Il dottor Xuyu (Johnny) Liu, leader dello studio, ha suggerito che questa ricerca potrebbe aprire nuove strade per il trattamento di altre condizioni cardiovascolari, offrendo opzioni terapeutiche più sicure ed efficaci. Inoltre, poiché il sulforafano non sembra causare sanguinamenti eccessivi, potrebbe essere utilizzato anche per il trattamento di altre malattie legate alla coagulazione del sangue.
Come integrare i broccoli nella dieta
A fronte di questi promettenti risultati, è fondamentale considerare come aumentare il consumo di broccoli e altre verdure crocifere nella dieta quotidiana. Gli esperti consigliano di mirare a consumare almeno una porzione di verdure crocifere al giorno, come cavolfiori, broccoli e cavoli. Questi ortaggi possono essere facilmente incorporati in una vasta gamma di piatti, dall’insalata alla frittata, o come condimento per la pasta, offrendo una soluzione semplice e gustosa per migliorare la salute cardiovascolare.