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Ha ucciso moglie e figli perché posseduti, ora ci ricasca: “Il mio compagno di cella indemoniato”

Ha ucciso moglie e figli perché li considerava indemoniati e ora, dal carcere, Giovanni Barreca, autore della strage di Altavilla, è ancora in preda al delirio mistico: “Il demonio si è impossessato del mio compagno di cella, voglio liberarlo“, avrebbe riferito durante l’incontro con l’avvocato Giancarlo Barracato al quale, dopo una nomina d’ufficio, ha conferito l’incarico di fiducia.

Il muratore di Altavilla Milici, con la complicità della figlia 17enne, ha sterminato moglie e due figli tramite quello che per lui sarebbe stato un violento esorcismo. A distanza di oltre un mese dal massacro, sarebbe ancora in preda a visioni demoniache. Per Barreca, il difensore ha chiesto una valutazione psichiatrica. Nei prossimi giorni l’indagato incontrerà in cella i consulenti della difesa, tra cui la criminologa Roberta Bruzzone, che dovranno esprimersi sulle sue condizioni mentali.

“Il racconto di Barreca è stato coerente e fortemente caratterizzato da problematiche importanti a livello psichiatrico gravissime in cui sono subentrati come detonatori gli altri due indagati”, ha detto Buzzone. Poi ci sono Massimo Carandente e Sabrina Fina – ritenuti gli ispiratori della strage – i quali sostengono di essere andati via prima che esplodesse la violenza, addossando all’imbianchino di 54 anni tutte le colpe. Nella casa dell’orrore la criminologa vuole esaminare anche quelle scritte sui muri tracciate nei giorni della strage. “Sono fondamentali – ha concluso – per ricostruire alcuni passaggi dei delitti, le scritte sono fondamentali per capire una problematica psichiatrica che probabilmente non riguardava solo Barreca”.

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