Il digiuno intermittente ĆØ diventato una delle tendenze piĆ¹ discusse nel campo della nutrizione, con molte persone che adottano questo schema alimentare per migliorare la salute e favorire la perdita di peso. Tuttavia, un nuovo studio preliminare ha sollevato preoccupazioni significative riguardo ai potenziali rischi per la salute cardiovascolare associati a uno dei regimi piĆ¹ diffusi di digiuno intermittente, il 16:8. Secondo la ricerca, le persone che seguono questo programma,Ā hanno unĀ rischio maggiore del 91% di morire a causa di malattie cardiovascolariĀ rispetto a chi distribuisce i pasti nell’arco di 12-16 ore.
Cos’ĆØ il digiuno intermittente
Il digiuno intermittente ĆØ uno schema alimentare che alterna periodi di digiuno a periodi di alimentazione. Esistono diversi approcci al digiuno intermittente, ma uno dei piĆ¹ comuni ĆØ il metodo 16:8, che prevede un periodo di digiuno di 16 ore seguito da un periodo di alimentazione di 8 ore. Durante il periodo di digiuno, si possono consumare solo acqua o bevande non caloriche, mentre durante il periodo di alimentazione ĆØ consentito mangiare normalmente.
Altri metodi di digiuno intermittente includono il 12:12 (12 ore di digiuno seguite da 12 ore di alimentazione), il 20:4 (4 ore di alimentazione seguite da 20 ore di digiuno), e il 5:2 (5 giorni di alimentazione normale seguiti da 2 giorni di digiuno limitato in cui si consumano solo 500-600 calorie). Questi sono solo alcuni esempi degli schemi di digiuno intermittente che le persone possono seguire.
Presunti benefici
Il digiuno intermittente ĆØ stato associato a una serie di presunti benefici per la salute, tra cui:
- Perdita di peso: Limitare il periodo di alimentazione puĆ² aiutare a ridurre l’apporto calorico complessivo, il che puĆ² portare alla perdita di peso.
- Migliore sensibilitĆ all’insulina: Il digiuno intermittente puĆ² migliorare la sensibilitĆ all’insulina e ridurre il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.
- Miglioramento della salute cardiaca: Alcuni studi suggeriscono che il digiuno intermittente puĆ² ridurre i livelli di colesterolo e la pressione sanguigna, migliorando cosƬ la salute cardiaca.
Il nuovo studio
Lo studio, presentato in anteprima alla conferenza dell’American Heart Association a Chicago, si basa su dati raccolti tra il 2003 e il 2018 dal Centers for Disease Control and Prevention su oltre 20.000 adulti. I partecipanti hanno completato due questionari dettagliati sulle loro abitudini alimentari e sono stati seguiti per un periodo medio di 8 anni e fino a un massimo di 17 anni. I risultati hanno mostrato un aumento del rischio di morte per malattie cardiovascolari del 91% nelle persone che seguono il digiuno intermittente 16:8 rispetto a coloro che distribuiscono i pasti nell’arco di 12-16 ore.
Secondo l’autore principale dello studio, il professor Victor Wenze Zhong, mentre il digiuno intermittente ha guadagnato popolaritĆ come metodo per perdere peso e migliorare la salute del cuore, gli effetti a lungo termine sulla mortalitĆ per malattie cardiovascolari non sono ancora chiari. Zhong sottolinea l’importanza di un approccio cauto e personalizzato alle raccomandazioni alimentari, adattandole allo stato di salute individuale e alle evidenze scientifiche piĆ¹ recenti.
Tuttavia, molti esperti hanno espresso dubbi sulla validitĆ dello studio e sulla sua capacitĆ di dimostrare una relazione causale tra il digiuno intermittente e il rischio di malattie cardiovascolari. Alcuni critici sottolineano che lo studio si basa su dati auto-riferiti su abitudini alimentari per soli due giorni, senza considerare altri fattori di stile di vita che potrebbero influenzare i risultati. Gli autori sottolineano inoltre i limiti della ricerca, compresa la possibilitĆ di bias nei dati riportati dai partecipanti.