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Uccide una gatta a calci per vendetta: le telecamere riprendono tutto

Un uomo di 63 anni è stato denunciato a Pollone (Biella) per l’uccisione di una gatta. I proprietari dell’animale si sono recati dai Carabinieri spiegando che l’uomo avrebbe aizzato il proprio cane, un pitbull, contro il felino, in base a quanto ricostruito, per farlo sbranare. Avrebbe, poi, messo fine alla vita della micia colpendola a calci. A svelare la dinamica sono state le telecamere della casa dei proprietari della gatta

“L’uccisione di una piccola gattina avvenuta nel Biellese, con 30 calci e modalità a dir poco violente, crudeli e disumane, rende ancor più evidente il fatto che abbiamo ormai passato il limite: è ora di fare qualcosa di concreto perché chi compie questi gesti vada in galera”, commenta l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, da sempre in prima fila contro il maltrattamento degli animali.

“Secondo quanto riportano i media – prosegue la politica (Noi Moderati) – l’uomo sarebbe stato ripreso in volto, identificato e denunciato. Purtroppo però, nell’attuale quadro normativo, questo criminale, che denota anche un evidente tasso di pericolosità sociale, resterà sostanzialmente impunito. Per questa ragione è arrivata l’ora di approvare la mia proposta di legge per avere sanzioni severe per chi maltratta e uccide gli animali. Rivolgo un appello a tutte le forze politiche affinché sostengano finalmente la riforma senza più distinguo e tentennamenti”.

 
 
 
 
 
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